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Strisce blu a Isernia, nuovo appello al sindaco: “Spenga subito i parchimetri”

Secondo il Pcl esiste il mezzo giuridico per “fermare questa vessazione sociale”


ISERNIA. “Se il sindaco stesso riconosce che non c’è alcun affidamento valido del servizio della gestione dei parchimetri, per bando illegittimo ed assenza di contratto (il quale non può neanche firmarsi per illegittimità palese degli atti propedeutici), è evidente che la società privata non ha mai avuto alcun titolo né per pretendere ed incassare i ticket, né per far multare chi giustamente si rifiuta di pagare”. Così il Partito comunista del lavoratori secondo cui, il Comune “dovrebbe perciò essere conseguente: spegnere immediatamente i parchimetri e inibire le multe essendo essi pretesi sine titulo!

Noi invero – ricorda il coordinatore Tiziano Di Clemente – lo abbiamo sostenuto da sempre con note e reiterate istanze depositate al Comune ed al prefetto ben dettagliate in fatto e in diritto, peraltro confortate dalle tante sentenze giudiziali (aggiungendo l’assenza della delibera che fissa la tariffa dal 2019 in poi). 

Dunque c’è persino il mezzo giuridico per fermare subito questa vessazione sociale

Ed invece ciò ancora non accade e non accadrà sin quando non sarà d’accordo la società privata, perché la nuova Giunta ha timore di immaginifiche ‘conseguenze legali e finanziarie’ .

Ma quale timore ‘legale finanziario’ si può mai avere nel fermare la imposizione di ticket e multe che il sindaco stesso riconosce come non legittimi? Semmai tale timore sussisterebbe nel caso contrario !

Nelle istanze da noi depositate al Comune ci sono anche riferimenti di giurisprudenza pacifica: quando la società che gestisce un servizio comunale è consapevole (o può esserlo con la normale diligenza professionale) delle illegittimità del bando – ma addirittura qui manca l’affidamento stesso e persino il contratto -, non solo non può pretendere alcun danno bensì può essere chiamata quale corresponsabile.

Inoltre se conseguenze legali e finanziarie vi fossero esse non dovrebbero in ultima analisi ricadere sul Comune, ma solo su chi si è reso personalmente responsabile di questo incredibile misfatto, e lo accerterebbe se del caso la magistratura contabile.

Sicuramente sul piano degli intenti e del dialogo democratico la suddetta posizione del nuovo sindaco Castrataro sulle strisce blu (come sul Lotto zero), registra un passo avanti rispetto alla precedente giunta di destra. Nondimeno ‘voltare pagina’ rispetto alla precedente giunta è altra cosa, significa rottura reale con la passata gestione, un’alternativa vera dal punto di vista sociale e democratico.

Su queste basi – assicura infine Di Clemente – continueremo la nostra battaglia per l’abolizione immediata delle strisce blu con l’associazione antimafia A. Caponnetto, la Fiadel Isernia– Tutela Utenti – di Di Schiavi, ed ovviamente con il Comitato No strisce blu”.

Deborah

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