È accaduto a Palermo, dove una donna si era offerta di ospitare due ventenni fuggiti dall’Ucraina. Ma quando ha scoperto che si trattava di due studenti universitari con origini nigeriane ha cambiato idea. La storia raccontata da una suora che momentaneamente li ospita


PALERMO. Una storia di ‘solidarietà selettiva’ che giunge da Palermo, dove una donna aveva deciso di ospitare due profughi ucraini nella sua seconda casa, ma quando ha scoperto che si trattava di ragazzi africani ha cambiato idea.

A raccontare la vicenda al Corriere della Sera – ripresa poi da TgCom24 – è stata suor Anna Alonzo, che ha poi accolto i giovani (Michael e Meshack, due studenti universitari ventenni che studiavano a Kiev, ma originari di Benin City in Nigeria) nella “Casa Regina della Pace” a Casteldaccia.

“Mi ha detto che due profughi bianchi andavano bene – ha spiegato la religiosa, che nella sua struttura accoglie ragazze sottratte alla prostituzione – Ma neri proprio no”.

Ora la suora sta cercando un alloggio stabile per i due giovani, con la speranza che possano continuare a studiare in Italia. “Michael studia economia, per lui non ci sono problemi a frequentare i corsi anche in Italia. Meshack invece fa Medicina, ha già dato 12 materie, ma qui a Palermo c’è il numero chiuso”.

Entrambi i giovani hanno perso i genitori per mano di Boko Haram. “È la seconda volta che scappano da una guerra – conclude la Alonzo – Speriamo che qualcuno li aiuti”.