La visita del colonnello Dellegrazie all’Ite di Bojano, dove è stato fatto un lavoro sulla figura del militare che salvò oltre 4mila ebrei dai campi di sterminio


CAMPOBASSO. Salvò oltre 4mila ebrei dai Campi di concentramento, gli alunni della 1A dell’Ite di Bojano, nel corso di un laboratorio di ricerca storica sulla figura del capitano Massimo Tosti, hanno incontrato il comandante provinciale dei carabinieri di Campobasso, tenente colonnello Luigi Dellegrazie.

Una storia poco nota quella di Tosti, eroe molisano, che i giovani ricercatori bojanesi hanno approfondito, attingendo notizie dalla nipote Antonella Tosti che si è mostrata sempre molto disponibile, nonché dallo studio del libro di Giuseppe Altamore, autore di ‘A testa alta’.

Per coronare l’attività di ricerca ed interfacciarsi con un uomo in uniforme, i giovanissimi alunni hanno chiesto di interloquire con il comandante provinciale di Campobasso, che ha colto l’occasione – sempre gradita – di rivolgersi ad una platea così interessata ed interessante.

“Ho conosciuto la storia del capitano Tosti circa cinque mesi fa – le parole di Dellegrazie – una storia poco nota a livello nazionale, ma che si sta elevando giustamente agli onori della cronaca, perché stiamo parlando di un ufficiale dalle doti eccezionali che merita un doveroso riconoscimento. Nato a Campobasso si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e fu destinato prima come comandante della Compagnia di Gallipoli e poi all’estero presso le truppe italiane, in un’area in cui venne creata una zona cuscinetto a ridosso delle Alpi, nel confine tra Italia e Francia. In questa occasione dimostrò una grandissima umanità e un indomito coraggio, riuscendo a salvare molte famiglie di ebrei, fornendo loro anche dei documenti falsi e mettendo a rischio la propria incolumità personale, incurante dei rischi e pericoli che correva”.

Dopo il ’43 in Italia si creò una frattura: al Sud vi erano gli alleati che avevano liberato il meridione e al nord vi erano i nazisti e i fascisti che avevano dato vita alla Repubblica di Salò a cui aderirono i fascisti fedeli al duce. È in questo periodo storico, ha aggiunto Dellegrazie, in cui regnava un marasma totale all’interno delle Forze Armate, che si aprì una pagina buia per il Capitano Tosti che fu accusato di collaborazionismo. Grazie alle tante prove e testimonianze di diverse famiglie di ebrei riuscì a dimostrare la sua innocenza e a riabilitare la sua figura, ma con quanto dolore e amarezza.

“Massimo Tosti -ancora il comandante dei carabinieri – è stato un uomo esemplare che deve rappresentare un emblema e un modello da seguire per tutti noi, deve essere una fonte di ispirazione, perché ha fatto del bene, ha operato nel silenzio senza clamore”.

Quindi il messaggio agli alunni. “State valorizzando una parte della storia che merita di essere conosciuta e voi ne sarete testimoni e attori in prima persona. È un vero piacere vedere dei giovani che si appassionano in modo entusiasmante ad un percorso storico così importante e sono certo che sarete custodi e ambasciatori di questo laboratorio di recupero della memoria storica. Vi assicuro che questo incontro di oggi per me rappresenta una delle migliori esperienze che abbia mai vissuto nella mia carriera militare e la porterò sempre nel cuore con la speranza di rivederci presto. Mi auguro – ha concluso Dellegrazie – che i vostri insegnanti premino il vostro impegno e tengano conto di quanta abnegazione avete impiegato nel realizzare il vostro progetto, coordinati dall’esemplare lavoro della professoressa Martusciello, da sempre anima ed elemento trascinatore dell’Istituto. Bravi ragazzi continuate così”.