L’arcivescovo ha assicurato massimo impegno per poter portare la necessaria tranquillità all’interno della struttura


BOJANO. Massimo impegno per poter portare la necessaria tranquillità nella Casa di Ricovero. Lo ha assicurato l’arcivescovo Giancarlo Bregantini in merito agli annunciati licenziamenti all’interno della struttura di Bojano in vista della cessione del ramo d’azienda. Come riportato da Primo Piano Molise, nei giorni scorsi i 18 lavoratori della struttura hanno ricevuto a casa la comunicazione ufficiale da parte della presidenza della Fondazione che sancisce ufficialmente il licenziamento per tutti gli occupati presso la struttura.

In una missiva inviata ai sindacati il vescovo ha precisato che né lui, né il Consiglio di amministrazione sapevano delle scelte assunte dal presidente don Franco D’Onofrio.

“Perciò – si legge nella nota – al più presto il vescovo prenderà le opportune decisioni in merito per poter portare la necessaria tranquillità nella Casa di Ricovero, anche tenendo conto del difficile momento che si stiamo vivendo, a livello mondiale”.

Monsignor Bregantini ha annunciato che sarà sua premura “giungere subito a un colloquio diretto con don Franco, tenendo anche conto delle sue difficili situazioni di salute. Siamo infatti preoccupati affinché non venga vanificato il cammino messo in atto per tanti anni da monsignor Antonio Nuzzi, di venerata memoria, a beneficio della città di Bojano e della diocesi tutta”.