Isernia, sospesa Medicina nucleare per lavori. Il Pcl: nuovo ospedale sempre meno credibile

Per Di Clemente non avrebbe senso una doppia spesa per un altro complesso se si piani la ristrutturazione dell’esistente

ISERNIA. Il Partito comunista dei lavoratori bolla come propaganda la notizia del nuovo ospedale di Isernia. Lo fa a seguito della sospensione, dal 2 marzo scorso, del reparto di Medicina nucleare del Veneziale di Isernia sino a ultimazione dei lavori di ristrutturazione urgenti, con spostamento temporaneamente a Campobasso degli interventi scintigrafici.

“La notizia in tutta evidenza fa comprendere quanto sia inattendibile e contraddittoria la sorpresa uscita dal cilindro di Toma – scrive il Pcl in una nota – probabilmente solo propagandistica, della costruzione dell’ospedale nuovo, peraltro dopo anni di tagli e disagi alla sanità pubblica anche dell’Isernino, atteso che nel momento in cui si pianificano lavori di ristrutturazione non ha alcun senso una doppia spesa per la costruzione di un altro complesso o viceversa, sperperando risorse che invece potrebbero servire al potenziamento delle strutture esistenti in decadenza e non solo a Isernia”.

“In ogni caso – continua Tiziano Di Clemente – la decisione va presa su basi serie perché si parla di un ospedale e di oculato impiego di ingenti risorse della sanità pubblica, non di una partita di calcio. La enorme spesa per la costruzione di un nuovo ospedale a Isernia va benissimo ovviamente, ma è giustificata solo se si accerta l’inagibilità della struttura attuale, ovvero se risultasse impossibile o più costosa la sua ristrutturazione, l’ammodernamento o il potenziamento. Altrimenti si sottraggono solo risorse utili alla tutela della salute della popolazione. Questa è la base seria di una decisione su un tema così delicato, giammai la caciara scatenata dalla destra in questi giorni, perché le risorse della sanità pubblica sono preziose e non riguardano solo Isernia”.