L’istanza presentata al Governo dovrebbe trovare l’equilibrata formulazione in un emendamento da inserire in uno dei prossimi decreti di materia economica


ROMA. Carenza di professionisti e liste di attesa troppo lunghe per gli interventi. È questo uno degli effetti del Covid sulla sanità italiana, alla luce del fatto che molti reparti, negli ultimi due anni, sono stati completamente dedicati alle persone affette dal virus.

Questo, come riporta ‘Il Corriere della Sera’ , è uno dei motivi che ha spinto una una cinquantina di primari di varie specialistiche a offrirsi di restare in carica anche dopo la pensione: per una fase transitoria, durata massima due anni, senza stipendio, mantenendo solo il trattamento pensionistico.

La proposta, consegnata al governo, dovrebbe trovare l’equilibrata formulazione in un emendamento da inserire in uno dei prossimi decreti di materia economica.

Hanno aderito tra gli altri il chirurgo vascolare Nicola Mangialardi, San Camillo; Carlo Antona, università di Milano; Michele Battaglia, Bari; Giancarlo Palasciano, Siena; Francesco Talarico, Palermo. L’emendamento verrà sostenuto dai deputati Filippo Devito e Roberto Morassut.

Il rapporto di lavoro tra l’azienda e il dipendente potrebbe proseguire su domanda di quest’ultimo al direttore generale o “alla figura apicale della struttura convenzionata”. La risposta andrà data al diretto interessato entro 30 giorni.

Il provvedimento ha una durata massima di due anni e cessa immediatamente al compimento del 72esimo anno d’età.