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L’Ucraina, Draghi e lo stato d’emergenza infinito: arriva la proroga per altri tre mesi

Lo si apprende dal Consiglio dei ministri: oltre 174 milioni per consentire gli interventi della Protezione civile all’estero e della protezione civile europea

ROMA. Il Consiglio dei ministri ha deliberato tre mesi di stato di emergenza per consentire gli interventi della Protezione civile all’estero e della protezione civile europea. La misura è stata decisa per far dare immediata risposta alle necessità legate allo scoppio della guerra. Sono state infatti previste risorse per 174,4 milioni per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato a fronte dell’attacco russo all’Ucraina. Questa la bozza del decreto legge con disposizioni urgenti sulla crisi Ucraina approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

“È autorizzata, fino al 30 settembre 2022 – si legge nel documento, riportato da Il Sole24Ore – la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf). È autorizzata, per l’anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della Nato:

a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza;

b) dispositivo per la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza;

c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence);

d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza”.

Per la task force Vjtf “è autorizzata la spesa di 86.081.634 euro per l’anno 2022”, per gli altri dispositivi sono previsti “67.366.416 euro per l’anno 2022 e 21.000.000 per l’anno 2023”.

Previsti anche 11 milioni di euro per il potenziamento della protezione degli uffici italiani all’estero e del relativo personale. La Farnesina è autorizzata a provvedere con questi fondi alle spese per il vitto e per l’alloggio del personale e dei cittadini che, per ragioni di sicurezza, saranno alloggiati in locali indicati dai diplomatici. Di questi 11 milioni di euro, un milione finanzierà l’invio di dieci carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti e del relativo personale in servizio.

La decisione giunge in controtendenza rispetto a quanto dichiarato da Draghi solo pochi giorni fa: “Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”. Ma tutti sanno di cos’è lastricata la strada per l’Inferno.

Pierre

Pietro

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