Il noto infettivologo a Rainews 24 afferma: bisognerebbe misurare gli anticorpi nelle persone candidabili ad un’ulteriore dose


ROMA. Alla notizia del via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per gli immunodepressi, il noto infettivologo Massimo Galli propone un test sierologico per capire chi ha bisogno di tale richiamo.

“La quarta dose – afferma in collegamento con Rainews24 – potrebbe essere utile per le persone particolarmente fragili e ad una parte dei grandi anziani e credo sia necessario sdoganare lo strumento sierologico, cioè la determinazione degli anticorpi, per quelle categorie, per capire chi debba sottoporsi alla quarta dose subito e chi no. Le persone che non rispondono al vaccino – continua – devono essere individuate come tali. Andrebbe quindi studiata la risposta al vaccino e quindi, vadano misurati gli anticorpi per i candidabili alla quarta dose. Ma se una volta fatta la quarta dose, non si valuta anche se hanno risposto, siamo punto e a capo”.      

Per Galli, dunque, non sarebbe necessaria la somministrazione della quarta dose per tutti, ossia in maniera indiscriminata. E rinnova l’invito a valutare anche un’altra strada, “costituita dalla somministrazione di alcuni anticorpi monoclonali a fini preventivi in quelle persone che non sono in grado di rispondere al vaccino. Alcuni di questi farmaci sono stati testati in questa direzione – dice – Si tratta quindi di un discorso che potrebbe aprirsi per pazienti del tutto incapaci di difesa e a cui si potrebbe dare una protezione transitoria per la malattia grave. È un’ipotesi che merita considerazione”.

Su abolizione del Green Pass dal primo aprile Galli si dichiara invece contrario: “Rinunciarci non sarebbe una cosa buona. Con qualche correttivo auspico che il Green pass possa e debba rimanere a tutela di tutti”. Come a tutela di tutti sono pure le mascherine: “Sono uno strumento di protezione individuale, – conclude – a tutela della propria salute”, non va vissuta come una costrizione in attesa della libertà.