L’analisi del matematico del Cnr Sebastiani sull’andamento della pandemia


CAMPOBASSO/ISERNIA. Emergenza coronavirus: c’è anche Isernia tra le province italiane in cui si sta assistendo a una fase di discesa frenata. Va meglio a Campobasso, dove invece la curva è in discesa

Lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M. Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo riferisce l’Ansa.

“I dati della settimana scorsa vedono consolidare la discesa della curva degli ingressi giornalieri in terapia intensiva iniziata l’11 gennaio, solo 5 giorni dopo quella della percentuale dei positivi ai test molecolari. Il ritardo più breve di quello solito – rileva Sebastiani – è verosimilmente dovuto alla diffusione della variante Omicron, che induce una sintomatologia diversa dalla variante Delta, con una frequenza più bassa di casi con danni gravi ai polmoni”.

L’analisi indica che è “in discesa anche la curva dell’incidenza, a partire dal 14 gennaio: due settimane prima di quanto previsto da alcuni esponenti del campo medico. Si consolida inoltre la discesa dei decessi iniziata il 29 gennaio, tre giorni dopo di quanto previsto”.

Sebastiani osserva inoltre che, “purtroppo i dati della settimana scorsa rivelano che la curva che meglio descrive la circolazione del virus, ossia quella della percentuale dei positivi ai test molecolari, ha subito un marcato appiattimento. I dati della prossima settimana saranno utili per capire se ci sarà un’inversione di tendenza verso la crescita”.
Secondo l’esperto “la diffusione di eventuali varianti della Omicron e l’intensità dell’ultima parte della stagione invernale giocheranno un ruolo fondamentale, specialmente ora che da dieci giorni è decaduto l’obbligo della mascherina all’aperto”.

Per quanto riguarda la situazione nelle province, l’analisi di Sebastiani indica che nella maggioranza è in corso una frenata della discesa. Di seguito gli andamenti nelle restanti province. Si osserva una crescita nella provincia di Oristano, mentre quella di Reggio Calabria è in fase di crescita frenata; sono in stasi Teramo, Matera, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Avellino, Fermo, Enna.

La curva è in discesa nelle province di Benevento, Campobasso, Nuoro, Catania, Trapani

Discesa dopo la recente crescita: Sassari, Cagliari e Sud Sardegna.

Ecco di seguito i valori dell’incidenza nelle province italiane:
Maggiore di 2.000: Oristano (2.029)
Fra 1.000 e 2.000: Reggio Calabria (1.200), Siracusa (1.168), Fermo (1.049)
Fra 500 e 1.000: Macerata (995), Bolzano (970), Lecce (969), Messina (957), Ascoli Piceno (938), Vibo Valentia (937), Teramo (879), Matera (863), Ancona (821), Caltanissetta (810), Crotone (808), Foggia e L’Aquila (807), Rieti (804), Ragusa (792), Latina (791), Sud Sardegna (789), Chieti (759), Venezia (756), Grosseto (746), Campobasso (744), Lucca (730), Padova (725), Enna (720), Caserta (712), Cagliari (709), Livorno (703), Pescara (695), Roma e Salerno (689), Potenza (688), Catania (680), Vicenza (672), Arezzo (667), Treviso (665),Terni (663), Belluno (654), Frosinone (653), Perugia (652), Pesaro e Urbino (650), Trieste (647), Bari (638), Taranto (636), Brindisi (635), Palermo e Napoli (634), Siena (629), Verona e Agrigento (628), Rovigo (626), Viterbo (624), Sassari (608), Gorizia (605), Trapani (589), Rimini (586), Ravenna (580), Avellino (568), Imperia (560), Barletta-Andria-Trani (548), Pisa (546), Forlì-Cesena, Bologna e Isernia (542), Genova (541), Massa Carrara (537), Ferrara (536), Pordenone (535), Benevento (534), Trento (523), Udine (522), Savona (514), La Spezia (512), Biella (510), Firenze (509).
Meno di 500: Mantova e Pistoia (496), Nuoro (479), Prato (473), Torino (471), Reggio Emilia (462), Modena (446), Alessandria (437), Parma (435), Pavia (415), Asti (411), Vercelli (405), Brescia (393), Como (391), Verbano-Cusio-Ossola (386), Cremona (383), Monza e della Brianza (350), Milano (341), Varese (333), Lodi (324), Cuneo (313), Novara (312), Sondrio (290), Piacenza (288), Catanzaro (279), Lecco (274), Bergamo (271), Aosta (264), Cosenza (109).