Sindaco e assessori passano ai fatti e si rivolgono al Tar Molise: pagheranno il ricorso anticipando le spese, ma i consiglieri potranno contribuire con un fondo cassa ad hoc


ISERNIA. Altri Comuni molisani lo avevano fatto nei giorni scorsi e oggi anche la Giunta municipale di Isernia ha deliberato l’impugnazione davanti al Tar Molise del Piano Operativo Sanitario 2019-2021, adottato qualche mese fa dal governatore-commissario Donato Toma.

È questo uno dei primi atti dell’Esecutivo guidato dal sindaco Piero Castrataro. La Giunta ha “ritenuto – si legge tra l’altro nella delibera n. 189 dell8 novembre – che il decreto del commissario ad acta meriti di essere impugnato dinanzi al Tar Molise poiché presenta molteplici profili di illegittimità dell’intero impianto procedimentale di adozione dello stesso”.

Ad avviso dell’Esecutivo poi “il provvedimento è stato adottato in assenza di forme di previa informazione e consultazione con gli enti locali e la popolazione, determinando una situazione di grave allarme sociale per la potenziale contrazione di servizi sociosanitari essenziali. Il provvedimento, pertanto, qualora non venisse sospeso e poi annullato oltre ad essere evidentemente illegittimo, per il mancato coinvolgimento delle collettività nella fase di adozione, rappresenta un vero e proprio nocumento per l’intera sanità molisana in quanto, qualora l’atto non dovesse essere sospeso, andrebbe a ledere gravemente i livelli essenziali di assistenza”.

Per questo, la Giunta comunale di Isernia ha deliberato di autorizzare il sindaco a promuovere ogni impugnazione utile e necessaria “avverso la Regione Molise, con la quale veniva adottato il Programma Operativo per gli anni 2019-2021 a salvaguardia degli obiettivi strategici della Regione Molise nel rientro dal disavanzo del settore sanitario, a firma del Commissario ad acta Donato Toma, con allegato il Programma Operativo 2019-2021”.

L’ente, come stabilito dalla stessa delibera, sarà rappresentato dagli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Giuseppe Fabbiano. Infine l’Esecutivo ha dato atto che “la relativa spesa, pari a 1.000 euro lordi e omnicomprensivi, sarà finanziata tramite corrispondente riduzione di spesa del compenso spettante al sindaco e ai componenti della Giunta comunale”.

Stando a quanto si è appreso tuttavia, in merito all’esborso per il ricorso, si sta valutando l’idea di creare un fondo cassa dove ogni consigliere eletto, anche di opposizione se lo riterrà, potrà versare il proprio contributo che verrà poi restituito in maniera proporzionale alla Giunta. Un modo per suddividere le spese tra tutti e avere, nelle intenzioni dei proponenti, maggiore valenza politica.

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