Ieri sera nella chiesa di Santa Maria Assunta il convegno in occasione della ricorrenza del patrono San Rocco. Inaugurata la mostra di Orlando ‘Ritorno alle origini’.


San Rocco in Arte è il titolo del convegno che ieri sera si è svoto, in occasione della festività del patrono di Ripabottoni, nella chiesa di Santa Maria Assunta a Ripabottoni.

Dal grande Paolo Gamba al contemporaneo Piero Orlando: una rara occasione per parlare di arte nel Molise.

Sono intervenuti don Gabriele Tamilia, parroco di Ripabottoni, Dante Gentile Lorusso, artista e ricercatore d’arte, Piero Orlando, artista ed esperto di sviluppo territoriale e turismo sostenibile, Gabriella Paduano, storica dell’arte. Nei panni di moderatore il professore e giornalista Elia Rubino.

La ricchezza della tradizione artistica e culturale di Ripabottoni e del Molise nel Settecento è stata al centro del dibattito, con grande attenzione per il Maestro Paolo Gamba, pittore ripese allievo del celebre Francesco Solimena, che ha ‘illuminato’ l’arte molisana come pochi altri hanno fatto. Focus poi sui pittori della famiglia Orlando, originaria di Fossaceca (oggi Fossalto), tra loro contemporaneo maestro Piero, noto per la sua arte e in Molise anche per essere un grande sostenitore delle tradizioni, in particolare la transumanza della famiglia Colantuono. Qui la sua opera dedicata al ‘Trattuto erbal fiume silente’.

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Di quest’ultimo, nella chiesa di Santa Maria Assunta, è stata quindi allestita e inaugurata una mostra dal titolo “Ritorno alle origini”, infatti essa rappresenta proprio un ritorno a casa, alla terra dei suoi antenati, del pittore Federico Orlando, che sposò una discendente della famiglia Jaricci di Ripabottoni, l’antica Ripafrancone.

Piero Orlando è figlio d’arte, il bisnonno Federico, allievo del pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti, fu scenografo, pittore, fotografo, affreschista, autore delle pitture su carta raffiguranti i quattro evangelisti presenti nelle vele della cupola della chiesa di Santa Maria Assunta a Ripabottoni. Il nonno Pietro, nato a Ripabottoni, vinse il premio Termoli nel 1960 con l’opera Candelabri. Lo zio Hugo, fratello del nonno, fondò con il maestro Achille Pace il Premio Termoli nel lontano 1955.

L’arte di Piero è arte materica, una ricerca continua di spazi della nostra vita, un’esistenza sospesa tra spirito e materia, alcune volte prevale la materia, altre lo spirito, con la mostra ‘Ritorno alle origini’, lo spirito inquieto del maestro troverà pace nel luogo antico e incontaminato della terra dei suoi avi. Piero Orlando è approdato con la sua arte anche oltre oceano: da Roma a New York passando per Gaeta, Termoli, Fossalto, Brindisi, Viareggio, Venezia, Milano, Genova, Cannes, Parigi, Valona e Tunisi, per poi tornare di nuovo in Molise a Ripabottoni.

Così ha commentato il grande incontro tra le arti ripesi di ieri sera: “E’ stato un bellissimo evento – ha detto – con una grande partecipazione e sinceri apprezzamenti per il nostro impegno”.

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