Volantini di una donna tradita invadono il paese: “Il numero è di un 55enne straniero”

Finti annunci apparsi nel Salernitano. Sulla vicenda raccontata nel dettaglio da Gabriele Bojano sul Corriere.it è in atto una indagine della polizia locale

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Migliaia di volantini lanciati da un’auto in corsa a Scafati, tra Napoli e Salerno, con la scritta “A.A.A. Cercasi” a caratteri cubitali, tra lo stupore dei cittadini che cercano di capire.

Basta inoltrarsi nella lettura per rendersi conto che non si tratta di un’offerta di lavoro. Ad essere “cercato” è “Luigi fidanzato con Valeria che vive zona Scafati”.

Il messaggio, come riporta il Corriere.it, è un palese invito al mutuo soccorso: Michela, artefice di questa sopraffina arma di vendetta, ha scoperto che il suo ragazzo ha una relazione con la Valeria di Luigi e allora, ha deciso di comunicarglielo pubblicamente. “Voglio raccontargli — scrive nel volantino — e fargli vedere di come la sua fidanzata si diverte a distruggere anni di convivenza con una relazione clandestina con il mio compagno (tra l’altro lei recidiva). Ci sono chat e chiamate che confermano gli incontri avvenuti mentre io e Luigi eravamo sul posto di lavoro”.

In calce il nome, Michela, e il numero di cellulare per “scambiare due chiacchiere con Luigi”. Fin qui il volantino che ha scatenato tra gli scafatesi una serie di reazioni sui social.

E mentre il sindaco appare seccato dalla vicenda, il parroco della Chiesa Madre, monsignor Giovanni De Riggi, è invece su tutte le furie e dalla sua pagina Facebook chiede “una bonifica delle persone”. La caccia ai protagonisti di questa vicenda comunque è appena cominciata. Il il comandante dei vigili, Salvatore Dionisio, dopo aver fatto le prime verifiche: “Il numero di telefono del volantino è intestato ad uno straniero del 1966 residente nel Modenese. È stato attivato a Napoli in un centro commerciale il 13 luglio”. A quel numero la presunta Michela per tutto il giorno, almeno a noi, non ha risposto. Il giallo si infittisce e non è solo il colore del tradimento.

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