In Cina è caccia al seme d’oro. A promuovere l’iniziativa, rivolta agli studenti universitari, è la Human Sperm Bank di Shanghai


SHANGAI. La Cina, dopo anni di limitazioni alle nascite, si appresta a combattere la battaglia contro la carenza di donazioni di sperma. E lo fa attraverso un concorso promosso dalla Human Sperm Bank di Shangai.
La competizione, partita lo scorso 12 luglio, – si legge – è aperta agli studenti dai 20 ai 45 anni, alti almeno 1.67, istruiti e sani. Il nome dei partecipanti non sarà reso pubblico. Dopo aver analizzato la qualità dello sperma dei ‘concorrenti’, verranno decretati quello più vitale e quello più bello.

Nessun premio per i vincitori, ma tanta soddisfazione. Così facendo i ricercatori sperano di convincere i giovani a donare alla banca del seme, sensibilizzandoli sul tema della salute riproduttiva. Coloro i quali diverranno donatori potranno poi usufruire del rimborso spese per cibo e trasporti. La cifra dipende dal numero di donazioni e dalla qualità dello sperma. Insomma, la formula è la seguente: più doni, più recuperi. E se lo sperma è di buona qualità, il rimborso può arrivare fino a 1.000 euro.

A riportare la notizia è il Daily Mail, secondo cui i requisiti sono definiti: avere una concentrazione minima di spermatozoi di 60 milioni per millilitro di sperma. “Dal lancio dell’iniziativa, – ha detto Chen Xiangfeng, un medico dell’ospedale Renji responsabile del centro di fertilità – ci sono stati molti studenti universitari che hanno aderito e le loro informazioni saranno mantenute confidenziale”.

La banca del seme di Shanghai pubblica tutti i mesi dati sul miglior sperma che ha ricevuto. A giugno, il vincitore è stato un appassionato di sport che presenta una quantità di circa 19 volte il livello normale: 282 milioni di spermatozoi per millimetro. La Caccia al seme d’oro è solo all’inizio.

 

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