Anteprima nazionale il 9 e 10 giugno a Campobasso. Oggi la conferenza stampa della presidente della Fondazione Molise cultura Antonella Presutti, dell’assessore alla Cultura Vincenzo Cotugno e del sindaco di Campobasso Roberto Gravina


CAMPOBASSO. Una grande produzione teatrale, che parte dal Molise, per portare il messaggio della libertà nei teatri di tutt’Italia. Il Teatro Savoia di Campobasso riapre al pubblico con l’anteprima nazionale, il 9 e 10 giugno, dello spettacolo ‘Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti’, presentato oggi in una conferenza stampa della presidente della Fondazione Molise cultura Antonella Presutti, del vice presidente della Regione e assessore alla cultura Vincenzo Cotugno, del sindaco di Campobasso Roberto Gravina e dell’assessore comunale alla Cultura Paola Felice.

Oltre all’autrice, la giornalista Carmen Sepede, hanno partecipato il regista Emanuele Gamba, collegato in videoconferenza da Livorno, e gli attori della compagnia A.C.T. Diego Florio, Marco Caldoro e Domenico Florio, oltre alle professionalità, una grande squadra, coinvolte nel progetto.

Non casuale la scelta delle date dell’anteprima nazionale, il 9 e 10 giugno, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per il rapimento e l’uccisione, avvenuta il 10 giugno 1024, del deputato e segretario del Partito socialista unitario Giacomo Matteotti, ‘Tempesta’, come era chiamato per il carattere coraggioso e impetuoso dell’uomo che osò sfidare Benito Mussolini e il fascismo.

pubblicoProdotto dall’Associazione Culturale A.C.T., in coproduzione con la Fondazione Molise Cultura, ‘Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti’, è stato cofinanziato dalla Regione Molise, nell’ambito del bando Turismo è Cultura – Patto per lo sviluppo del Molise e ha ricevuto il contributo del Comune di Campobasso, partner istituzionale del bando, insieme al Comune di Fratta Polesine, in Veneto, paese natio di Giacomo Matteotti. Al fianco di A.C.T., con il patrocinio, la Fondazione Giacomo Matteotti Onlus e la Casa Museo Giacomo Matteotti.

“Si tratta di un lavoro che punta a portare il nome del Molise fuori dal Molise – ha detto nel suo intervento l’assessore Cotugno – è questo è proprio lo spirito del bando ‘Turismo è cultura’ e degli appuntamenti, 36 progetti per 100 eventi, finanziati dalla Regione che saranno realizzati da qui ai prossimi mesi, nel segno della rinascita della cultura dopo la pandemia”.

“Siamo felici di poter festeggiare l’approdo del Molise in Zona bianca con la riapertura del Teatro Savoia – ha affermato la presidente della Fondazione Molise cultura Antonella Presutti – con uno spettacolo del quale siamo co-produzione, insieme ad A.C.T., e sul quale abbiamo puntato e investito fin da subito, convinti della valenza di un progetto artistico e dell’importanza di veicolare il grande messaggio di libertà lanciato da Giacomo Matteotti”.

“La peculiarità di questa ripartenza del teatro nella nostra città e nella nostra regione – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – sta, con questo spettacolo in particolare, tutta nella rete produttiva e culturale che fa da struttura portante a una produzione che nasce grazie a professionalità artistiche locali e che, da qui, si dirama verso un panorama nazionale più ampio e diversificato. Si tratta di un importante segnale di quanto sia vitale il nostro patrimonio culturale e di come sia, altrettanto vivo, il sistema artistico professionale territoriale. A questo sistema dobbiamo trovare il modo di garantire, attraverso politiche culturali e produttive adeguate concertate anche tra enti, la possibilità di svilupparsi in maniera costante e non episodica.”

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