Coronavirus, a Campomarino 17 morti e oltre 200 contagi. La comunità si stringe intorno ai malati

Impeccabile la macchina organizzativa messa in moto dal Comune e dalla rete del volontariato nella campagna di screening anti-Covid conclusa in pochi giorni: eseguiti in tutto 1500 tamponi sia in modalità drive-in, che hanno portato all’individuazione di 18 casi positivi, sia in modalità domiciliare, con soli 2 casi accertati. In totale sono stati 20 i contagi rilevati. E continua l’assistenza ai pazienti isolati nelle abitazioni: qui c’è bisogno di tutto

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CAMPOMARINO. Diciassette morti, di cui l’ultimo confermato oggi, e 237 contagi: è il bilancio drammatico dell’emergenza sanitaria che ha investito in pieno la comunità di Campomarino: la seconda per numero di abitanti (circa 8mila) in basso Molise.

Sono giorni di dolore, di ansia, preoccupazione generale ma anche e soprattutto di grande solidarietà grazie alla mobilitazione spontanea della rete del volontariato.
In pochi giorni è stata realizzata una vasta campagna di screening sulla popolazione che si è conclusa oggi. Sono stati eseguiti in tutto 1500 tamponi sia in modalità drive-in, che hanno portato all’individuazione di 18 casi positivi, sia in modalità domiciliare, con soli 2 casi accertati. In totale sono stati 20 i contagi rilevati, di cui uno individuato nella giornata di oggi.

Numerose le associazioni che hanno collaborato con il Comune all’organizzazione della campagna di screening: dalla Croce Rossa Italiana ai vigili del fuoco in congedo, da Aisa ai City Angels, senza dimenticare l’apporto della Protezione Civile, delle forze dell’ordine e di polizia municipale, nel prestare soccorso e assistenza ai malati isolati all’interno delle abitazioni, che hanno necessità, oltre che nell’approvvigionamento di farmaci e generi alimentari, anche di supporto psicologico, elemento non secondario nel pieno di una pandemia.

Non si esce da una crisi così forte senza una risposta comune di orgoglio, solidarietà, collaborazione e di amore per la propria terra, elementi che fanno parte integrante dell’identità di una comunità che non si è lasciata sconfiggere dalla paura. 

 

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