Cluster sparsi in quasi tutto il territorio della costa e nell’entroterra e i posti letto negli ospedali ormai saturi


CORONAVIRUS. Diciannove tamponi positivi a Termoli, che conta anche un nuovo ricovero in malattie infettive e un paziente aggravatosi e trasferito nel reparto di terapia intensiva del Cardarelli; altri 14 contagi a Campomarino, un ricovero in malattie infettive e l’aggravante del decesso della donna 56enne che era ricoverata in terapia intensiva. Ma dal bollettino Asrem odierno emergono anche 8 nuove infezioni a Montenero di Bisaccia, 3 nuovi casi a Larino e un altro paziente trasferito nel reparto infettivi del Cardarelli, dove fino ad oggi erano già quattro le persone ricoverate; 4 tamponi positivi a Petacciato, 2 a Palata e Guglionesi; un paziente di San Martino in Pensilis trasferito nel reparto infettivi del presidio ospedaliero del capoluogo.

Anche oggi arrivano numeri drammatici dal basso Molise, che si affiancano al dato altrettanto spaventoso dei pazienti ricoverati al Cardarelli: 78 posti letto occupati, di cui 66 in malattie infettive e 12 nel reparto di terapia intensiva. Numeri record che evidenziano una situazione diventata insostenibile e che rende necessaria l’adozione di provvedimenti drastici.

Il basso Molise è diventato un grande focolaio di infezione, motivo per cui occorre ampliare l’area della zona rossa anche ad altri centri della costa e dell’entroterra nei quali i casi di positività stanno aumentano in modo preoccupante. Ma nello stesso tempo è necessario attivare il Centro Covid al Vietri di Larino, perché l’ospedale San Timoteo, come confermato da alcuni operati sanitari, è saturo e i posti letto riservati ai pazienti Covid sono terminati. Non è più il tempo di attendere.