L’appello di Cittadinanzattiva alla luce delle criticità legate alla gestione dell’emergenza Covid: “Necessario ripristinare il diritto alla Salute”


CAMPOBASSO. Gestione dell’emergenza Covid in Molise: Cittadinanzattiva lancia il suo appello al ministro Roberto Speranza affinché trovi soluzioni adeguate.

“Apprendiamo con sconcerto – scrive in una nota – e forse con molta sorpresa delle dimissioni del commissario regionale alla Sanità dottore Angelo Giustini. Soprattutto le motivazioni che lo hanno spinto a questa scelta, in piena pandemia, ci confermano sempre più, che i temi legati alla salute dei cittadini non possono essere un problema solo politico. Le imposizioni del Tavolo Tecnico a Roma forse sono state molte inopportune, non crediamo che si possa intimare a un commissario di revocare ai privati ‘di punto in bianco’ l’accreditamento.

Siamo in un momento delicatissimo, abbiamo un tasso elevato di contagiosità, siamo l’ultima Regione, in termini di percentuale, nella somministrazione delle dosi di vaccino arrivati in Molise dal 27 dicembre.

L’unico ospedale HUB della Regione, il Cardarelli, è Centro Covid, per cui la popolazione ha serie difficoltà a curare tutte le patologie, comprese quelle tempo-dipendenti. I servizi territoriali non sono stati adeguatamente riorganizzati, in termini di tempestività ed equa distribuzione con nuove risorse umane, le prestazioni di Specialistica ambulatoriale soffrono di cronici ritardi nel servizio Pubblico, e il privato accreditato ha occupato nel tempo spazi sempre più ampi.

La inappropriata gestione di anni nel servizio pubblico, nonostante abnegazione e professionalità di tanti operatori Asrem ha determinato una pletora di privato accreditato, ed oggi un taglio lineare, al solo fine di portare i conti in pareggio, mortificherebbe e umilierebbe i cittadini molisani.

Se oggi la priorità di Roma ai ministeri competenti per il rientro dal deficit è continuare con tagli lineari non siamo d’ accordo e bene ha fatto Giustini a dimettersi Nel Molise la salute non è più un diritto, si sta parlando di prossimità, dettata dall’ esigenza di garantire ‘salute’ e non ‘cura’ e invece dobbiamo fare le valigie e andare a curarci fuori regione”.

Ad avviso di Cittadinanzattiva “la revoca dell’accreditamento ai privati comporterebbe inevitabilmente anche la perdita di posti di lavoro, con ripercussioni gravi familiari e sociali. Il Molise e i suoi cittadini , quelli che pagano le tasse, devono sentirsi ulteriormente umiliati, si perché paghiamo le tasse più alte del paese, ma non abbiamo garantito il diritto dettato dall. art 32 della Costituzione. Cittadinanzattiva Molise spera che il ministro della Salute possa trovare una soluzione per ripristinare il diritto alla salute in Molise”.

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