La cerimonia a Campobasso. Le parole del governatore Donato Toma e del sindaco Roberto Gravina
CAMPOBASSO. Giornata dell’unità nazionale e delle Forze armate, celebrazione oggi a Campobasso, in forma ridotta per l’emergenza Coronavirus. La cerimonia al Monumento dei Caduti, dov’è stata deposta una corona d’alloro, alla presenza del prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, del governatore Donato Toma, del sindaco Roberto Gravina e dei vertici delle Forze armate.
“Sia il 4 novembre l’occasione per riaffermare, con ferma volontà, il bisogno di unità che il Paese richiede in questo particolare momento – le parole del governatore Donato Toma – Ricordiamo la fine della Prima guerra mondiale, il lungo percorso che ci ha permesso di avere un’Italia libera e unita. Celebriamo anche le Forze armate, Forze di pace, al servizio della collettività nazionale e internazionale, uomini e donne che stanno dando un sostegno significativo al Sistema sanitario e per questo meritano, ulteriormente, tutta la nostra stima e riconoscenza”.
“Sentirsi uniti come nazione – l’intervento del sindaco Gravina – è quello che ci serve per superare i momenti difficili della storia. Quello che stiamo vivendo è forse il periodo più complicato, socialmente ed economicamente, che il nostro paese, dal dopoguerra, si sia ritrovato a dover affrontare. I sacrifici e le rinunce che hanno riguardato ognuno di noi dall’inizio di questo 2020, non potranno però sfibrare il senso di profonda appartenenza al nostro Stato per il quale, nel corso dei tempi, tanti uomini e donne, rappresentanti delle Forze Armate, hanno dato la propria vita”.
“La giornata di oggi – ha aggiunto il sindaco di Campobasso – ci riporta all’essenza di ciò che vuol dire essere italiani, chiedendoci il superamento di ogni divisione e diatriba interna, non per omologarci ad un pensiero unico, ma per ribaltare una situazione di emergenza epidemiologica che rischia di procurare altre profonde divisioni e lacerazioni nel nostro tessuto sociale ed economico. Ad accompagnare il nostro paese in questo difficile percorso – ha concluso – abbiamo la certezza che vi saranno sempre gli uomini e le donne delle nostre Forze armate, che con il loro operato, professionale e sempre più specializzato, hanno mostrato di saper agire avendo ben in mente il valore dell’unione delle diverse componenti che costituiscono la nostra Repubblica.”
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