L’avvocato Caporicci: non è stato condannato per violenza sessuale, ma solo per sfruttamento della prostituzione


ISERNIA. Si trova in carcere soltanto per il reato di sfruttamento della prostituzione il 33enne di etnia rom che si è costituito ieri presso il carcere di Isernia. Lo si apprende all’avvocato difensore, Armando Caporicci di Cassino, che spiega come al suo assistito non sia mai stato neppure contestato il reato di violenza sessuale.

Il processo riguardava 5 persone, 3 residenti in Molise e 2 nel Lazio: condannate tutte in via definitiva per sfruttamento della prostituzione, per 4 di esse l’avvocato Caporicci ha chiesto e ottenuto il giorno stesso della condanna la revoca del mandato di cattura per un errore procedurale. Quattro degli imputati, dunque, sono a piede libero, mentre l’unico in carcere – per il quale il vizio di forma non sussisteva – è il 33enne che si è consegnato alla giustizia dopo 19 giorni di latitanza.

Quante alle accuse di violenza sessuale, le stesse riguardavo solo due degli imputati – non il 33enne – ma le stesse sono cadute nel corso del processo di primo grado: solo per tale reato, infatti, gli imputati erano già stati assolti.

 

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