Accade nel potentino, dove la lista principale non è ammessa alla competizione elettorale perché presentata con ritardo e la vittoria finisce al candidato in lizza solo per ottenere giorni di aspettativa dal lavoro


Si è candidato alle elezioni verosimilmente per quell’abitudine tutta italiana di strappare qualche giorno di aspettativa, ma a sorpresa è stato eletto sindaco. Ed ora Carbone, piccolo comune della provincia di Potenza, si ritrova un cittadino semi sconosciuto di origini siciliane.

Vincenzo Scavello è stato eletto con 78 voti per puro caso: la lista di “autoctoni”, quella realmente in lizza per l’amministrazione del paese, è stata presentata con ritardo e dunque non è stata ammessa alla competizione elettorale, con il risultato di lasciare in corsa due liste per nulla rappresentative del territorio e dei suoi abitanti. Tant’è che il suo sfidante, Antonio De Lorenzo, ha racimolato solo 14 preferenze.

Un paradosso riconosciuto legalmente, quello verificatosi nel piccolo centro lucano, per il quale quasi certamente si apriranno le porte del commissariamento, dal momento che sono attese le dimissioni del neo-sindaco forestiero.

 

 

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