Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Matteo Fallica: trattativa condotta in segreto, assise all’oscuro. E per l’avvocato uno sproposito: parcella da 1,3 milioni di euro


PETACCIATO. Il Comune chiude il contenzioso con le piattaforme petrolifere Eni ed Edison e strappa un accordo che vale quasi 6 milioni di euro per le casse municipali.

“Un compromesso al ribasso”, secondo il consigliere del Movimento 5Stelle Matteo Fallica, visto che il Comune di Petacciato vantava un credito, per gli arretrati dei tributi Imu-Tasi, di ben 23 milioni, stante una sentenza di primo grado della Commissione Tributaria. “Da una ricerca presso l’albo pretorio del Comune – dichiara il consigliere pentastellato – ho preso visione della delibera di giunta n. 74 del 19 agosto scorso, pubblicata il 27 agosto, che aggiorna la situazione su una vicenda molto importante per il nostro Comune, sulla quale il sindaco e la Giunta hanno imposto un silenzio tombale, nonostante i ripetuti tentativi della minoranza consiliare di saperne di più”.

“Da quel che si legge nel testo della delibera – continua Fallica – il giudizio pendente presso la Commissione Tributaria d’Appello è stato chiuso a seguito di una trattativa extra-giudiziale tra le piattaforme petrolifere e il Comune. Questa definizione tributaria concordata, fuori giudizio, comporterà il riconoscimento al Comune di Petacciato dell’importo onnicomprensivo di 5 milioni 972.916,37 euro: cifra cospicua, ma di gran lunga inferiore rispetto ai 23 milioni circa riconosciuti in giudizio dalla Commissione Tributaria di primo grado. A mio avviso è un risultato davvero deludente. Mi domando: perché non si è voluto continuare nel procedimento tributario? Perché ci si è accontentati di una cifra così bassa rispetto all’intero ammontare degli arretrati dei tributi non corrisposti?”.

Altro punto cruciale, secondo Fallica, la parcella dell’avvocato che ha rappresentato in primo grado il Comune di Petacciato e che ha verosimilmente seguito la trattativa. A lui, a titolo di compenso, andranno 1 milione 300mila euro, oltre Iva e cassa di previdenza come per legge (percentuale del 22 per cento sul ricavato). “Una somma spropositata – tuona Fallica, che sottolinea come tutta la questione sia stata avvolta dal segreto e che il Consiglio comunale di Petacciato ne sia stato tenuto completamente all’oscuro: inaccettabile. Al più presto – promette l’esponente grillino – farò richiesta di accesso agli atti e mi riservo di interpellare direttamente il sindaco e l’assessore competente per conoscere ogni dettaglio di pubblico interesse della vicenda, a cominciare dal testo completo della proposta di transazione, che giudico inadeguata a rifondere i legittimi interessi del Comune di Petacciato”.

Giudicato eccessivo, come detto, anche il compenso del legale nel procedimento tributario. “La quota del 22% sul ricavato dalle piattaforme appare esorbitante e incongrua. Per questo motivo, una volta acquisiti gli atti, mi riservo di trasmettere l’intera documentazione alle autorità competenti”.

Fallica, infine, annuncia di voler “verificare se l’assessore Nicola Del Re abbia in passato collaborato professionalmente con questo avvocato, perché se è così, per evidenti motivi di opportunità, avrebbe dovuto astenersi dal voto di Giunta. Ma su questo – conclude – ci sarà un’apposita interrogazione in Consiglio comunale”.

 

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