Trentadue i tunisini scappati da Campomarino, con le forze dell’ordine impiegate a tutto campo per rintracciarli. Un minore si allontana da Campolieto, ma viene riacciuffato. Nel capoluogo pentro una donna si fa accompagnare in ospedale e poi sparisce, seguita a ruota da un secondo migrante. E a Gambatesa una lite tra donne finisce a colpi di rasoio


CAMPOBASSO-ISERNIA. Giornata di caos assoluto per l’accoglienza dei migranti in Molise. Nonostante le restrizioni anti Covid imposte ai 177 tunisini ospiti dei centri d’accoglienza di Campomarino, Campolieto e Isernia, fughe di migranti si sono verificate praticamente ovunque, con esiti non sempre favorevoli ai nordafricani.

Ben 32 quelli scomparsi nottetempo dal centro Sweet Dreams di Campomarino, su un totale di 83 alloggiati, giunti da Lampedusa lo scorso 31 luglio. Sono in corso ricerche coordinate dalla questura di Campobasso, con l’ausilio dei carabinieri, della Guardia di finanza, della polizia ferroviaria e della polizia stradale, per il rintraccio degli stessi ai fini del ripristino della quarantena fiduciaria e delle conseguenti sanzioni amministrative per la mancata ottemperanza. Sono state intensificate le misure di vigilanza alla struttura, sia interne da parte dei gestori che esterne, di competenza delle forze dell’ordine. I migranti allontanatisi sono risultati negativi al tampone per la diagnosi Covid-19, effettuato lo scorso 31 luglio dall’Asrem. Sul punto, il sindaco Pierdonato Silvestri, stamani con isNews, ha tuonato contro una decisione piovuta dall’alto nel bel mezzo della stagione balneare, già provata dalla pandemia e ha annunciato un ricorso al Tar per chiedere le sospensiva contro la decisione della prefettura. Da parte del primo cittadino, più di ogni altra cosa, la forte lamentela per la presunta mancanza di condizioni di sicurezza presso il Cas, privo finanche di una recinzione idonea. 

Un tentativo di allontanamento anche presso il centro di Campolieto, dove sono stati alloggiati 47 minori al di sotto dei 16 anni. Uno di essi, che inizialmente aveva fatto perdere le sue tracce, è stato riacciuffato dalla forze dell’ordine. Anche qui il sindaco Annamaria Palmiero ha contestato il modus operandi della prefettura, che una volta smistati i migranti si sarebbe disinteressata dell’effettiva gestione organizzativa dell’accoglienza da parte dei Comuni, privi del personale necessario, per formazione e competenza, a gestire persone provenienti dal Nordafrica. Da rilevare che due ospiti del centro sono tra i positivi al coronavirus, come da tampone effettuato dall’Asrem. Motivo, questo, che aveva particolarmente inquietato la popolazione. Ma l’allarme, come detto, è rientrato.

Ancora, la fuga di due migranti anche dal Cas di viale dei Pentri a Isernia, ‘Il Geco’, dove una giovane donna si è fatta portare in ospedale per una presunta crisi ipoglicemica per poi far perdere le sue tracce. Modalità diverse e non meglio specificate per la fuga di un secondo tunisino di sesso maschile: entrambi sono irreperibili da diverse ore, come confermato da fonti della prefettura di Isernia a Teleregione. I gestori della struttura, tuttavia, assicurano che all’interno la situazione è sotto controllo e che non sussiste nessun motivo di allarme. Anche perché gli ospiti della struttura sono risultati tutti negativi ai tamponi.

Infine, una rissa tra due donne nello Sprar di Gambatesa, dove una lite è degenerata al punto da richiedere l’intervento dell’ambulanza. Nella colluttazione sembra sia spuntato un oggetto tagliente, forse un rasoio, con una delle due contendenti rimasta ferita a un sopracciglio con una copiosa perdita di sangue. Costei avrebbe tentato la fuga dalla sezione femminile del convento che ospita il centro Sprar, ma si sarebbe accasciata in terra venendo soccorsa da alcuni passanti, che hanno chiamato il 118. Sulle cause dell’alterco indagano i carabinieri. La giovane che ha riportato la peggio è stata trasportata al Cardarelli di Campobasso.

A livello politico, quanto sta accadendo ha visto oggi la presa di posizione della deputata di Forza Italia Annaelsa Tartaglione e del ‘solito’ Giovancarmine Mancini, consigliere d’opposizione al Comune di Isernia, come sempre caustico sul business che sarebbe alla base dell’accoglienza, gestita in particolare da cooperative legate alla sinistra.

Il timore è che l’aumento degli sbarchi comporti nuovi arrivi anche in Molise, regione che appare ben lontana dall’essere preparata a gestire il fenomeno nell’attuale fase post-pandemia.

 

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