La 51enne deceduta sulla moto l’11 luglio scorso sulla Bifernina. Accolte dal pm le richieste della famiglia per far luce sull’accaduto. Intanto migliorano le condizioni del marito. Indagato un automobilista di 71 anni per omicidio stradale


MORRONE DEL SANNIO. Perizia cinematica per far luce sulla morte di Maria Melfi, la 51enne di Morrone del Sannio morta nell’incidente dell’11 luglio scorso in sella alla moto guidata dal marito sulla Bifernina, tra Colle d’Anchise e Bojano.

Un incidente contro un’auto, a seguito del quale lo scorso 28 luglio il pubblico ministero della procura di Campobasso, Elisa Sabusco, titolare del procedimento penale per omicidio stradale, ha presentato formale richiesta – al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di procedere con incidente probatorio, affidando la perizia cinematica per ricostruire la dinamica e le cause del sinistro. Il pm, in tal modo, ha accolto le richieste dei patrocinatori del marito e dei familiari della vittima. Il marito della donna, Lino Carmine La Selva, è rimasto gravemente ferito. Il cinquantasettenne, almeno lui, dopo aver lottato per più di due settimane tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli, negli ultimi giorni è migliorato e ora è fuori pericolo, anche se i due figli hanno dovuto dargli la terribile notizia della morte della moglie.

La coppia, conosciutissima e ben voluta da tutti a Morrone, procedeva sulla fondovalle Biferno su una Yamaha FZ8 condotta da La Selva, quando improvvisamente la moto si è scontrata con una Fiat Tipo il cui conducente, un uomo di 71 anni originario di Castelpetroso ma residente a Roma, si sarebbe immesso sulla Statale da una strada laterale, tagliando la strada – secondo la ricostruzione degli avvocati della famiglia della vittima –  ai due motociclisti. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Bojano.

L’epilogo dello schianto e del rovinoso volo sull’asfalto è tristemente noto: marito e moglie sono stati trasportati in condizioni disperate all’ospedale Cardarelli di Campobasso. La signora Maria Incoronata, purtroppo, non ce l’ha fatta: poche ore dopo lo schianto è morta per le gravissime lesioni riportate; Lino Carmine La Selva sta pian piano uscendo dal tunnel, ma ha subito numerosi politraumi, ne avrà per mesi e ha perduto per sempre la compagna della sua vita.

La Procura di Campobasso, per il tramite della dottoressa Sabusco, ha subito aperto un fascicolo indagando il conducente della vettura per omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime. I familiari della vittima, per ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che li assiste unitamente agli avvocati Fabio Ferrara, del Foro di Bari, e Marco Bevilacqua, del Foro di Chieti, che aveva appunto presentato al sostituto procuratore la richiesta, ora accolta, di disporre una perizia cinematica. Studio3A metterà a disposizione come consulente di parte per la famiglia nelle operazioni peritali l’ingegner Pietro Pallotti.

 

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