Un gruppo di 21 turisti provenienti da Messina alla scoperta del borgo frentano con i suoi caratteristici manumenti e un storia lunga oltre 2mila anni


LARINO. Il Palazzo Ducale con il Museo Civico e i mosaici policromi romani, e la Cattedrale con il maestoso rosone a tredici raggi scolpito nella facciata inaugurata nel 1319 dall’allora Vescovo di Larino Raone de’ Comestabulo. E poi le antiche strade e i vicoli di uno dei centri storici più suggestivi della regione. 

Sono rimasti a bocca aperta i 21 turisti provenienti da Messina che ieri hanno visitato il borgo frentano, accompagnati dalla guida di Me.Mo Cantieri Culturali, Teresa Battista.

In questa estate post-Covid, all’insegna della sobrietà e del turismo di prossimità, si conferma l’attenzione dei visitatori per il Basso Molise e in particolare per i due centri più importanti: Termoli con il suo mare, e Larino con una storia lunga oltre 2mila anni che ha lasciato testimonianze straordinarie.

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