Scampata la sfiducia, il governatore ha preso tempo non rimodulando la giunta. Di Lucente, Micone e Romagnuolo pronti all’attacco


CAMPOBASSO. Ha scampato la sfiducia. Ma, a quanto pare, non si può ancora dire che l’abbia fatta franca, perché un nuovo assedio sarebbe dietro l’angolo. L’estate del governatore Donato Toma è, se possibile, ancor più calda delle temperature di luglio. E fin tanto che non rimodulerà, come promesso, la sua giunta, le insidie saranno tante.

I consiglieri che, seppur confermando il sostegno al presidente del Molise, avevano annunciato una cosiddetta “fiducia a tempo”, stanno premendo sull’acceleratore. E, secondo rumors accreditati, i vari Andrea Di Lucente, Salvatore Micone e Aida Romagnuolo, confluiti nel Polo Civico, sarebbero pronti ad annunciare un appoggio esterno a Toma. Già da martedì prossimo, quando il Consiglio regionale tornerà a riunirsi.

All’origine del malcontento gli stessi nodi evidentemente non risolti. Gli inquilini di palazzo D’Aimmo, in cambio del salvataggio, si aspettavano da Toma “un cambio di passo” e soprattutto la ridistribuzione delle deleghe che, tradotto in parole povere, significava da subito fuori Marone dall’esecutivo per l’ingresso di Romagnuolo e, a novembre, il ‘ridimensionamento’ di Forza Italia con l’avvicendamento in giunta tra il forzista Roberto Di Baggio e Quintino Pallante (in virtù di accordi pre-elettorali), con il primo ‘accontentato’ comunque con un incarico da sottosegretario e Micone saldamente al posto di presidente del Consiglio e solo in subordine nell’esecutivo.

Ma non è cambiato ancora nulla. Con il timore che, stante così le cose, possano saltare sia i patti attuali che quelli futuri.

Eventualità che i ‘dissidenti’ intendono scongiurare, avviando una sorta di pressing sul governatore. Quest’ultimo, mai pavido dinanzi a prove muscolari, di fatto ha preso tempo. E indiscrezioni riferiscono che avrebbe nuovamente incontrato il commissario del Carroccio in Molise Jari Colla. Per salvare Marone? Per ‘ripiazzare’ Romagnuolo, magari nella stessa Lega da cui fu espulsa? Per avere un altro nome gradito agli scontenti? O per cosa? Al momento non è dato saperlo. Ma la tensione torna alta. E non si escludono ripercussioni anche sugli equilibri politici in vista delle amministrative in autunno e su tutti i prossimi appuntamenti.

AD

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!