Dagli Usa a Pompei per gli Scavi, bloccati per 80 giorni in un B&B: sono stati i primi a visitare il sito

La storia di Marvin e Colleen, una coppia di pensionati di Detroit, che ha finalmente realizzato “il sogno di una vita”

POMPEI. La storia è lanciata dall’agenzia internazionale Associated Press ed è ripresa da alcuni organi di informazione campani. Racconta di una coppia di pensionati americani, Colleen e Marvin Hewson di Detroit, che, dopo una vita di attesa, periodo di lockdown compreso, è riuscita a visitare gli scavi di Pompei. E i due coniugi sono stati i primi a varcare la soglia dell’area archeologica non appena i cancelli sono stati riaperti, in seguito all’allentamento delle restizioni dovute al Coronavirus.

“Siamo arrivati qui il 7 marzo, – si legge nell’articolo/testimonianza a firma di Gianluca Mercuri – il parco ha chiuso il giorno successivo e abbiamo visto le rovine solo dall’esterno. Abbiamo chiesto al nostro host di ospitarci per altri venti giorni, quando il sito avrebbe dovuto riaprire. Poi c’è stato il lockdown”.
Dunque altri 80 giorni di ‘reclusione’ prima di realizzare quello che era ormai un sogno. Con il diritto maturato ad avere la precedenza d’accesso al sito.

Marvin, ex militare della marina Usa di stanza a Napoli, – si legge – c’era già stato negli anni ’60, Colleen, invece, mai. E la sua emozione era evidente. A 63 anni il suo primo viaggio in Europa, per festeggiare i 75 anni di Marvin e i 30 di matrimonio. Mai avrebbero immaginato di restare bloccati per tanto tempo. Ma ogni attesa è stata ricompensata da quanto il patrimonio italiano ha offerto loro.

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!