L’intervento da 50 milioni di euro per la manutenzione e il ripristino del viadotto Ponte Liscione tra Larino e Guardialfiera è al centro di una interrogazione presentata al Ministro delle Infrastrutture dal portavoce 5Stelle alla Camera Antonio Federico. Il gruppo a capo della società aggiudicatrice dei lavori risulta implicato nell’inchiesta denominata “Arcot” e avviata a febbraio scorso dalla Procura della Repubblica di Catania. Il rischio concreto, secondo Federico, è che la vicenda giudiziaria in atto possa rallentare l’iter di un’opera strategica per il Molise


CAMPOBASSO. Antonio Federico, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera, ha annunciato di aver presentato una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in relazione all’intervento in corso lungo la strada statale n. 647 ‘Fondo Valle del Biferno’. “Parliamo – afferma Federico – di una strada determinante sia per i collegamenti interni al Molise che per quelli interregionali e oggetto di una serie di interventi previsti all’interno del Contratto di Programma di Anas.

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Gli interventi previsti riguardano il primo lotto del viadotto di Ponte Liscione, tra i comuni di Guardialfiera e Larino, e hanno un valore complessivo di 50 milioni di euro. I lavori – spiega il portavoce 5Stelle – sono stati aggiudicati nel 2019 alla società Amec srl, con sede legale a Santa Venerina in provincia di Catania e sono iniziati alla fine dello stesso anno. Questa società, secondo il nucleo di polizia economica finanziaria della guardia di finanza di Catania, sarebbe guidata dalle stesse persone destinatarie, a febbraio scorso, di un’ordinanza di custodia cautelare in quanto indagate per la bancarotta della società Tecnis spa, e di una serie di sue controllate, dichiarata dal tribunale di Catania a giugno 2017.
La stessa Tecnis, peraltro, è stata in amministrazione giudiziaria tra 2016 e 2017, perché sequestrata nell’ambito di un’inchiesta antimafia.
In pratica, secondo la procura catanese, nonostante i precedenti, gli imprenditori indagati per la bancarotta della Tecnis hanno continuato la propria condotta illecita per aggiudicarsi appalti e commesse in quanto “risultano ancora oggi operativi sul mercato attraverso la società Amec srl”, costituita a fine 2017 e aggiudicataria dell’appalto Anas da 50 milioni di euro in Molise.
Ho quindi segnalato – aggiunge Federico – la questione al Mit attraverso una interrogazione con cui chiedo quali iniziative di sua competenza il Ministero intenda assumere per assicurare la regolarità dei lavori sul viadotto Liscione.
Ci aspettano mesi duri, durante i quali dobbiamo far di tutto per permettere al sistema Paese di ripartire senza perdere tempo. Le opere pubbliche, soprattutto quelle strategiche – conclude – sono linfa vitale per l’economia, quindi vanno tutelate in ogni ambito.”

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