Ieri il segretario regionale del PD Vittorino Facciolla ha denunciato la situazione di criticità esistente nella casa di riposo di Ripabottoni, che ospita 36 anziani e nella quale non sarebbero rispettati gli obblighi di distanziamento tra le persone, essendo la struttura utilizzata solo per una parte della sua effettiva capacità. Facciolla ha annunciato la presentazione di una interpellanza urgente rivolta al presidente della giunta regionale. Oggi la risposta del sindaco Orazio Civetta: “Stiamo provvedendo ad allestire ulteriori locali della casa di riposo che sanno messi a disposizione dei pazienti per tutta la durata dell’emergenza, ma non basta – ha ammesso. Serviranno altri provvedimenti”

RIPABOTTONI. La vicenda è stata sollevata nelle ultime ore dal segretario e consigliere regionale del PD Vittorino Facciolla. Riguarda nello specifico la “Casa dei Nonni d’Italia” situata a Ripabottoni, che ospita 36 anziani e nella quale non sarebbero rispettati gli obblighi di distanziamento all’interno della struttura, tali da scongiurare il rischio di contagio da Covid-19 anche se ad oggi fortunatamente nella casa di riposo non si sono registrati casi di positività, come è invece accaduto nelle strutture residenziali di Cercemaggiore e Agnone.

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Nonostante questo i familiari sono comprensibilmente preoccupati per la salute dei loro cari, così come sono preoccupati gli operatori che lavorano all’interno della casa di riposo, che in più occasioni si sono rivolti al sindaco di Ripabottoni orazio Civetta. Il comune è infatti proprietario di ben nove stanze, ognuna dotata di un singolo posto letto, che tuttora risultano essere inutilizzate. Facciolla ha annunciato la presentazione di una interpellanza urgente rivolta al governatore Toma per “chiedere cosa intenda fare per far rispettare le indicazioni del Dpcm approvato lo scorso Marzo e assicurare la tutela necessaria per i 36 anziani e per gli operatori che lavorano all’interno della struttura”.

Questa mattina abbiamo contattato telefonicamente il sindaco di Ripabottoni, chiamato in causa da Facciolla. Il primo cittadino ha ammesso l’esistenza della problematica e ha dichiarato di aver già ricevuto disposizione di provvedere nel più breve tempo possibile ad aprire l’ala della struttura che ricade sotto la proprietà del comune mentre l’altra parte che attualmente ospita gli anzaini fa capo invece ad una fondazione. Si tratta quindi di una struttura a gestione mista pubblico-privata.

“Nonostante le difficoltà del momento – ha dichiarato Civetta – stiamo provvedendo ad accelerare le procedure per consentire l’ampliamento degli spazi della casa di riposo per tutta la durata dell’emergenza. Un provvedimento che seppur necessario – ha ammesso il sindaco – non risolverà il problema del distanziamento, tenuto conto del numero elevato di pazienti attualmente ospitati nella casa di riposo. Un fattore di rischio è destinato a permanere e quindi – ha fatto intendere Civetta – bisognerà adottare anche altre soluzioni per garantire la tutela delle condizioni di salute e sicurezza degli anziani”.

Dav.Vit.

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