I consiglieri regionali Fanelli e Facciolla chiedono che venga fatta piena luce sui fatti di questa notte che definiscono “tristi e incomprensibili”
CAMPOBASSO. Un’interrogazione urgente perché si faccia, subito, piena luce sulla vicenda dei trasferimento degli anziani di Agnone e Cercemaggiore all’ospedale di Venafro.
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Fatti “tristi e incomprensibili” per i consiglieri regionali del Partito Democratico Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, che hanno presentato l’istanza per avere risposte dal presidente della Regione Donato Toma. “Esprimiamo – affermano gli esponenti del Pd – la nostra massima vicinanza alle persone anziane che stanno affrontando la battaglia più difficile della loro vita e massima solidarietà a loro e alle loro famiglie in apprensione, anche perché al momento non riescono ad avere informazioni sui propri cari. E chiediamo di avere dal governatore Toma tutte le informazioni per comprendere i motivi di quella che appare come una gestione confusa e potenzialmente rischiosa. Sia per i pazienti, che per il personale incaricato dei trasferimenti e della loro presa in carico”.
Troppe le domande che, al momento – ad avviso dei consiglieri – restano senza le necessarie e doverose risposte. “Chi – chiedono – ha assunto la decisione di trasferire i pazienti positivi delle case di riposo di Agnone e Cercemaggiore a Venafro e quelli di Cercemaggiore prima a Larino e poi a Venafro? Sulla scorta di quali valutazioni? La struttura di Venafro è stata strutturalmente preparata per accogliere pazienti Covid? Il personale è adeguatamente formato e protetto per affrontare questa situazione emergenziale?
In caso di aggravamento delle loro condizioni di salute e di necessità di terapia intensiva, questi poveri anziani dove saranno portati? A Larino o a Campobasso?
Le famiglie sono state informate sui trasferimenti e sulle condizioni di salute dei loro familiari? Perché non è stato informato il Consiglio regionale, che proprio ieri si è riunito, stravolgendo il piano regionale dell’emergenza? È stata forse una scelta voluta, quella di mantenere la massima Assise all’oscuro di quanto si stava decidendo?
Quali misure intende assumere la Regione e l’Asrem per prevenire analoghe situazioni? E, soprattutto, basta cambi di idee e improvvisazioni!
Fatti gravi accadono e si accavallano giorno dopo giorno ed esigono risposte chiare ed immediate da parte del presidente Toma che, ancora una volta, si sta dimostrando sempre più inadeguato a gestire questa emergenza. Parimenti, lancio un appello a tutte le comunità molisane, affinché si abbandonino logiche di campanile – concludono – e ognuno sia pronto ad offrire, a tutti, tutta la necessaria assistenza. Non sposiamo la logica dell’egoismo e del campanile, ma quella dell’accoglienza e della solidarietà!”.
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