Per contenere la diffusione del contagio, in due dei comuni molisani in cui si sono registrati casi di Covid-19


CAMPOBASSO. Coronavirus, misure più restrittive a Montenero di Bisaccia e Riccia, rispettivamente primo e ultimo comune del Molise dove si sono verificati contagi da Covid-19.

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Disposizioni già introdotte dai sindaci, che precederebbero l’intervento del governatore Donato Toma, annunciato qualche ora fa e che riguarderebbe proprio i due centri.

“Nel nostro comune ci sono stati sei contagi – ha dichiarato il sindaco di Montenero Nicola Travaglini – Per questo motivo, oltre che per i comportamenti di alcuni cittadini che evidentemente non hanno capito l’emergenza che stiamo vivendo, questa mattina ho firmato un’ordinanza. Ci sarà un’ordinanza del governatore Toma? Se così fosse l’ho preceduta”.

Sono diversi gli obblighi introdotti dal primo cittadino bassomolisano. A partire dall’obbligo di quarantena per chiunque rientri in paese e che abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni fuori regione, con l’obbligo di darne notizia anche al sindaco. Una disposizione che non vale per i residenti che si recano ogni giorno al lavoro nelle province o regioni limitrofe.

“Ho già ricevuto diverse chiamate – la precisazione di Travaglini – e devo dire che ho riscontrato che le persone che sono rientrate dal Nord mi hanno fatto sapere di essere già in quarantena, già a partire da 12 giorni fa”.

Da oggi e fino al 3 aprile previsto poi il divieto di uscire di casa per passeggiate o per effettuare attività motorie di ogni tipo, ad eccezione dell’uscita per il governo degli animali domestici. Divieto di assembramento anche nelle abitazioni o nei locali privati. Nel frattempo interdetto l’uso dei giochi e delle panchine in tutti gli spazi pubblici e chiusa l’isola ecologica.

L’ordinanza precisa che si può uscire di casa solo per andare a fare la spesa o per acquistare i farmaci (una persona per famiglia), per motivi di salute e per casi di estrema urgenza.

E da Montenero di Bisaccia a Riccia, dove pure c’è una situazione di allarme, per il contagio di un 87enne ricoverato al ‘Cardarelli’ e per un medico in servizio nella postazione del 118, ora chiusa. In entrambi i casi parenti e contatti rintracciati per essere posti in quarantena. Anche il sindaco di Riccia ha firmato un’ordinanza, che vieta la processione religiosa e la festa di San Giuseppe, prevista per domani. Con l’obbligo di evitare assembramenti e visite a parenti. E di restare chiusi in casa.

C.S.

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