Misure drastiche per garantire la sicurezza dei molisani ed evitare che la situazione possa degenerare anche sul territorio regionale. Il consigliere comunale di Montenero di Bisaccia e coordinatore del movimento politico èViva Molise chiede che il presidente della Regione Toma pretenda la chiusura immediata dello stabilimento Fca di Termoli


MONTENERO DI BISACCIA. Mentre è attesa per domani la riapertura del pronto soccorso e dei reparti all’ospedale San Timoteo di Termoli, come peraltro già annunciato dal governatore Toma e ribadito anche dal direttore generale dell’Asrem Florenzano, in mattinata nella zona antistante la struttura è stata anche montata la tenda pre-triage da parte degli operatori della Protezione Civile, così come già avvenuto per l’ospedale Cardarelli di Campobasso. Nel frattempo la  percezione che le decisioni da assumere per salvaguardare il diritto alla salute dei molisani non siano più procrastinabili, è ormai ampiamente diffusa.

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Gli amministratori comunali del Basso Molise si schierano al fianco dei cittadini nel sollecitare il governatore Toma a mettere in campo tutte le iniziative possibili data la condizione di emergenza sanitaria che non risparmia neppure il Molise, come dimostra il sensibile aumento dei contagi di queste. 

Una forte presa di posizione in tal senso arriva da Nicola Palombo, consigliere comunale di Montenero di Bisaccia e coordinatore regionale del movimento politico èViva.

Palombo si sofferma in particolare sul tema riguardante le condizioni di salute delle centinaia di lavoratori che operano negli stabilimenti industriali della regione, a partire dagli operai e addetti della Fca di Termoli, a tutela dei quali, secondo l’esponente politico di sinistra, “occorrono misure urgenti” in termini di protezione e sicurezza, e sulla necessità di riapertura dell’ospedale di Larino.

“Crediamo – sostiene Palombo – sia utile che anche in Molise si adottino ordinanze, al pari delle altre regioni del Sud, che limitino le possibilità di accesso e gli spostamenti nel territorio molisano. Come è indispensabile che l’ASReM comunichi ai comuni, ai quali è demandato il controllo del territorio, i dati ufficiali delle persone in quarantena.

Riteniamo prioritaria – continua – l’abilitazione del Vietri di Larino e del SS. Rosario di Venafro a presidi organizzati per l’emergenza da Covid-19, sfruttando la migliore capacità delle strutture e delle attrezzature rispetto ad eventuali e improbabili ospedali da campo”.

E rivolgendosi direttamente al governatore Toma, incalza: “Pensiamo che lei si debba adoperare per chiedere la chiusura dello stabilimento FCA di Termoli, e in generale di tutti gli impianti industriali che in questo momento non sono sanificati e non sono in grado di mettere realmente in campo quanto disposto nel protocollo d’intesa firmato dal governo e dai sindacati. Questi impianti – denuncia Palombo – contengono un’enorme mole di persone che impossibilitata a rispettare le misure di sicurezza rappresenterebbe un rischio di incolumità pubblica che si riverserà sul già debole e precario sistema sanitario regionale.

Non c’è tempo da perdere – conclude l’esponente politico di Montenero di Bisaccia -, bisogna agire subito in questa direzione. Lo dicono i numeri, lo dicono le scelte che anche le altre regioni stanno compiendo.”

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