Il governatore riduce del 50 per cento il trasporto pubblico locale ferroviario e le corse extraurbane. E per limitare gli spostamenti dei malati, stabilisce che i medici potranno inviare le ricette alle farmacie indicate dai pazienti in via telematica. I numeri dell’emergenza: 10 persone in isolamento domiciliare


CAMPOBASSO. Donato Toma non si ferma. Dopo aver incassato il plauso dell’Istituto superiore della Sanità per aver stabilito l’obbligo di auto-quarantena per tutti coloro che hanno fatto ritorno in Molise dalle zone rosse del Nord Italia, il presidente della Regione dimezza il trasporto pubblico locale ferroviario e le corse extraurbane, cercando così di limitare al massimo il contagio del coronavirus.

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In Molise, al momento, la situazione vede 17 casi di contagio accertato: 3 le persone in terapia intensiva, 4 nel Reparto di Malattie infettive, tutte ricoverate presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso. Dieci, invece, le persone in isolamento domiciliare e un caso di dimissione, sempre dal Cardarelli. Sono infine 470 le persone rientrate e censite.

Numeri ancora contenuti e che, si spera, possano rimanere tali. Di qui il nuovo provvedimento, quello dell’ordinanza presidenziale n. 4 del 14 marzo, volto a limitare al massimo gli spostamenti e le occasioni di ritorno da parte di cittadini che, per motivi di lavoro o di studio, vivano fuori regione. Una decisione con effetto immediato e valida fino al 25 marzo, per effetto della quale il trasporto pubblico locale ferroviario è ridotto in misura non inferiore al 50 per cento e, parimenti, sono ridotti su tutto il territorio regionale i servizi di linea e non di linea erogati dalle aziende titolari dei contratti di servizio per il trasporto pubblico locale extraurbano, che limiteranno il servizio ai soli collegamenti essenziali all’interno delle seguenti fasce orarie: 5.30-8,30; 13.00-16,00; 18:00-20,00. Prevista anche l’esclusione dal servizio delle corse scolastiche, essendo le scuole chiuse fino al 3 aprile, mentre saranno mantenuti i servizi di collegamento ai centri sanitari, ai nuclei industriali e produttivi e almeno una coppia di corse per ciascun Comune della Regione.

Non solo: il governatore, con altra ordinanza, la n.5, dispone anche l‘invio della ricetta telematica da parte dei medici in favore di persone con disabilità che presentino condizione di fragilità o di comorbilità tali da renderle soggette a maggiore rischio epidemico. Su richiesta dell’interessato, il medico potrà procedere direttamente all’invio della ricetta in via telematica alla farmacia indicata dal paziente, che sarà pertanto autorizzata a consegnare i farmaci prescritti a soggetti diversi dall’interessato, muniti di delega rilasciata da quest’ultimo previo accertamento dell’identità. Il soggetto delegato dovrà sottoscrivere la ricevuta di avvenuta consegna dei farmaci inserita in calce all’atto di delega e consegnare la stessa alla farmacia che provvederà alla sua conservazione.

Tale ordinanza stabilisce anche che il medico, ove per qualsiasi ragione non possa provvedere alla trasmissione in via telematica della ricetta, è autorizzato a consegnare la stessa a soggetti diversi dall’interessato, muniti di delega rilasciata da quest’ultimo.

 

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