La situazione è caldissima e sul Milleproroghe il banco sarebbe potuto saltare, nonostante i numeri per la fiducia ci fossero: dopo la crescita esponenziale dei decreti inseriti nelle Commissioni, serviva stringere i tempi per convertire tutto in legge entro fine febbraio. Il voto favorevole di oggi è già un primo test importante per l’analisi del voto dei renziani in vista dei numeri molto meno certi per Conte al Senato. Lo scontro si consuma principalmente sulle modifiche ai Decreti Sicurezza, una possibile distanza sul Milleproroghe in Senato e la semi-rottura sulla prescrizione. Luigi Marattin dai banchi di Italia Viva spiega al Foglio: “Noi siamo serafici come non mai. Però bisogna verificare se questa esperienza può proseguire o meno. Noi ancora ci crediamo, ma l’esistenza delle condizioni per andare avanti devono essere verificate nei prossimi giorni. Che si fa su prescrizione e autostrade, temi niente affatto risolti ma solo rimandati? E quali saranno le priorità della legge di bilancio 2021? Ricordo che il Def va scritto entro il 10 aprile. E su acqua pubblica e chiusure domenicali dobbiamo aspettarci lo stesso atteggiamento acchiappa-slogan da parte del M5s? Il family act può finalmente partire o dobbiamo ancora perdere tempo?”.

Si fanno insistenti anche le voci di un’altra maggioranza, con i renziani affiancati al centrodestra come paventato anche da Renato Brunetta per Forza Italia, che ai microfoni di Radio Radicale ha detto: “Il Centrodestra deve puntare a governare, non deve pensare a una futura palingenesi attraverso le urne, che attualmente non rappresentano una strada percorribile. Bando alle miopie e agli egoismi dei due Mattei (Renzi e Salvini, ndr): facciano entrambi una riflessione e un’autocritica. I due Mattei hanno in gran parte programmi in comune”. Michela Rostan, l’ex dem passata da Liberi e Uguali a Italia Viva e secondo rinforzo per Renzi dopo l’arrivo di Tommaso Cerno dal Partito Democratico, ha dichiarato ai microfoni de Il Messaggero: “I rosso-gialli sono giustizialisti. Altra maggioranza? Tutto è possibile”.

Intervistato da Repubblica, il leader del Psi e vicepresidente del gruppo di Italia Viva Riccardo Nencini ha tenuto a precisare che Renzi non romperà con il Conte bis e che lo scontro sulla prescrizione risponde alla necessità di Italia Viva “di farsi vedere, e questa è una battaglia giusta”. Nel frattempo Fratelli d’Italia, per bocca di Giorgia Meloni al Corriere della Sera, stronca l’ipotesi di un esecutivo formato con ‘l’arcinemico’ Renzi: “Andremo al governo solo con i voti degli italiani. Poi confido nel fatto che il tira e molla di Renzi possa portare all’implosione di questo esecutivo, e spero che Mattarella si renda conto che a quel punto ci sarebbe solo il voto”. Ma oltre la fantapolitica, l’idea principale rimane quella di un Renzi interessato solo a far cadere la testa di Conte, mantenendo intatto l’esecutivo così com’è.

Pierre

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia al numero 3288234063 un messaggio con scritto “ISCRIVIMI”. Ricordati di salvare il numero in rubrica! Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale