Il Comune bandisce un avviso pubblico in cui chiama a raccolta le migliori proposte provenienti dai più vari livelli: quelle selezionate faranno parte del dossier di candidatura da inviare al Ministero


ISERNIA. Scommette forte sul bando per la capitale italiana della cultura 2021, il Comune di Isernia. Una vetrina fondamentale per il capoluogo pentro, unica città della regione candidata tra le 44 di tutta Italia in lizza per il prestigioso riconoscimento. Sul sito dell’ente il Comune ha infatti pubblicato un avviso con il quale ‘apre’ alle migliori idee in vista della presentazione del dossier di candidatura da inviare al Ministero dei beni culturali entro il prossimo 3 marzo, come già annunciato dall’assessore alla Cultura Eugenio Kniahynicki.

Nel carteggio, come è possibile leggere sul bando del Comune, bisognerà inserire le migliori proposte che rafforzino l’offerta culturale, la coesione e l’inclusione sociale, lo sviluppo della partecipazione pubblica, gli attrattori culturali per lo sviluppo dei flussi turistici (anche in termini di destagionalizzazione delle presenze). Spazio, tuttavia, anche alle idee che puntino al conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale e che perseguano la sostenibilità così come indicato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. L’amministrazione, insomma, visto l’ambizioso obiettivo, intende coinvolgere la città ai più vari livelli “nella fase di programmazione e progettazione delle attività, tanto negli ambiti tradizionali, quanto in quelli più sperimentali”. L’avviso si rivolge, perciò a persone fisiche non svolgenti attività d’impresa o professionale che abbiano compiuto la maggiore età, agli operatori economici (imprese individuali, società di persone o di capitali, consorzi, liberi professionisti singoli o associati), associazioni e fondazioni e agli altri enti del terzo settore.

I soggetti interessati dovranno far pervenire le proprie proposte al Comune entro il 10 febbraio. A valutarle, una doppia commissione: una di natura tecnica, composta da esperti del settore, che sarà nominata dal sindaco Giacomo d’Apollonio; e un ‘tavolo di partecipazione’ convocato attraverso avviso pubblico, aperto informalmente a tutti gli interessati. “Su ciascuna proposta – recita l’avviso – si raccoglieranno, pertanto, due voti in termini di idoneità/inidoneità del progetto presentato. Uno sarà espresso dalla commissione tecnica e uno dal tavolo. I progetti ritenuti idonei saranno considerati ai fini dell’inclusione nel dossier di candidatura”. Poi una precisazione importante: “Non sono previsti premi in denaro”.

L’iter per l’assegnazione del ‘titolo’ prevede la presentazione delle candidature entro il 2 marzo al Mibac; poi, entro il 30 aprile, ci sarà la selezione di un massimo di dieci progetti finalisti da invitare in audizione. La città designata come capitale Italiana della cultura 2021 verrà scelta esclusivamente sulla base di questi colloqui entro il 10 giugno, quando la giuria indicherà pubblicamente al ministro per i Beni culturali e per il Turismo Dario Franceschini la migliore candidatura, da formalizzare con delibera del Consiglio dei Ministri.

Pba

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