L’attacco dei consiglieri Domenico Esposito (Forza Italia) e Alessandro Pascale (Lega), dopo il sopralluogo di oggi


CAMPOBASSO. “Il quartiere Cep versa in stato di abbandono”. E’ quello che ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Domenico Esposito, che oggi ha partecipato alla seduta in ‘esterno’ della Commissione Attività produttive. Seduta svolta proprio al Cep, dove vivono oltre 7mila campobassani.

“Un quartiere progettato dall’ingegner Enrico Mandolesi – ha sottolineato l’esponente azzurro – e considerato fra i migliori esempi di edilizia popolare dell’intero Paese. Ma, purtroppo, dimenticato dal punto di vista gestionale. Erbacce ovunque, asfalto al collasso e marciapiedi semidistrutti in diversi punti”.

“Non esiste un servizio di vigilanza costate – ha aggiunto Esposito – e in tutto questo l’allocazione dei banchi, durante le ore del mercato, posizionati sui marciapiedi, non consente il libero accesso di anziani e disabili. Una situazione che andrebbe gestita in maniera coordinata, rispetto a tutte le altre situazioni cittadine di commercio su suolo e aree pubbliche. I bagni pubblici sono in uno stato pietoso, aperti anche nelle ore notturne, divenendo possibili spazi usufruibili da chiunque e con qualunque scopo”.

“Esiste un problema sicurezza – ha concluso l’esponente di Forza Italia – Queste aree, infatti, sono soggette a borseggi e altri micro-reati, così che andrebbero dotate di impianti di videosorveglianza funzionanti, a garanzia di tutti. Questa amministrazione comunale non ha alcuna visione rivolta al futuro, né alcun progetto di crescita, che mortifica sempre più il capoluogo molisano”.

“Restituiamo dignità alle periferie e ai quartieri – le parole di Alessandro Pascale , della Lega – I problemi sono diversi, dalla viabilità, alla segnaletica orizzontale e verticale, alla percorribilità delle strade, al verde pubblico”.

“Il Quartiere Cep era famoso per il suo fiorente mercato – ha aggiunto Pascale – oggi lasciato in uno stato di abbandono, dal punto di vista del decoro ma anche di ogni forma di regolamentazione. Tutto ciò rappresenta la mortificazione di un quartiere che era il fiore all’occhiello della città, nato con l’idea di un quartiere periferico, ma autosufficiente per servizi e vivibilità. Oggigiorno i problemi sono numerosi, soprattutto sociali”.

“È arrivato il momento – ha concluso l’esponente del ‘Carroccio’ – di puntare l’attenzione sulle periferie e sui quartieri, che meritano pari rispetto e dignità, così come il centro cittadino. Un argomento sul quale avevo acceso i riflettori già in campagna elettorale”.

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