Mozione in Consiglio comunale per annullare in autotutela tutti gli atti relativi al project financing per l’ampliamento della struttura: “Ci si finanzia per il 75 per cento con la vendita su carta, così ci può riuscire anche il Municipio”


ISERNIA. Dicono no all’ennesima privatizzazione selvaggia di un bene comune, dal Movimento 5 Stelle Isernia. Con una mozione presentata lo scorso 16 luglio, il capogruppo al Comune di Isernia Mino Bottiglieri chiede alla Giunta e al Consiglio comunale di annullare in autotutela tutti gli atti relativi al project financing per l’ampliamento del cimitero comunale.

Un’esigenza, quella di fornire nuovi loculi alla cittadinanza, che secondo il Movimento finora non avrebbe prodotto alcun risultato concreto. E che, a suo dire, potrebbe ottenere risposta direttamente dal Comune, senza affidare a privati il servizio.

“Nonostante il susseguirsi di delibere di Giunta e di conseguenti atti amministrativi, da ormai dieci anni il Cimitero di Isernia è interessato da progetti di ampliamento e riqualificazione, ma a tutt’oggi nessun proponimento ha trovato avvio e conclusione – scrivono i Cinque Stelle di Isernia in una nota stampa – L’approvazione di alcuni di tali progetti, ancorché prevedesse notevoli introiti per le casse comunali, è stata addirittura revocata dopo una precedente approvazione. Come si rileva dagli atti del Comune, tra il mese di dicembre del 2013 e il mese di gennaio del 2014, furono presentati due progetti di finanza privata (cosiddetti project financing) per la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali, rispettivamente dalla Tecnoscavi Srl e dalla Costruzioni Calabrese Srl”.

Il Movimento ricostruisce le tappe della vicenda punto per punto: “Alla presentazione di tali progetti seguirono lunghi mesi di valutazioni e, appunto, soltanto dopo un anno (ovvero nel gennaio del 2015) il dirigente del Settore Lavori Pubblici facente funzioni, Roberto Potena, inviò una relazione tecnica al sindaco pro tempore (Luigi Brasiello, ndr) e all’allora Giunta in carica, riguardante tali project financing. Stranamente però – continuano i pentastellati – per i successivi quindici mesi, ovvero dal gennaio del 2015 all’aprile del 2016, di tali progetti non si ebbe più notizia e tutte le pratiche ad essi relative furono inspiegabilmente tenute in un cassetto. Ma guarda il caso o la coincidenza fortunosa, proprio durante il periodo di commissariamento del Comune e appena un mese e mezzo prima delle elezioni comunali, il commissario Saladino emanò un atto di indirizzo per l’approvazione di uno dei progetti di finanza privata. Il Movimento 5 Stelle Isernia fu la prima (e purtroppo la sola) forza politica che si oppose a tale atto, segnalando il rischio che avrebbe potuto generare l’affidamento di questa opera pubblica totalmente nelle mani dei privati”.

Purtroppo però, fanno notare i Cinque Stelle, l’iter è andato avanti fino all’approvazione del progetto preliminare, nel maggio del 2018, con relativo ordine del giorno votato dal Consiglio comunale. “Ma a tutt’oggi, nonostante siano trascorsi ormai oltre sei anni e mezzo dalla presentazione dei progetti per l’ampliamento del cimitero, non è stato ancora realizzato un solo loculo – tuonano dal Movimento – anzi, l’approvazione di quel progetto comporta una variante allo strumento urbanistico generale che non è stata ancora approvata dagli enti competenti. Non c’era nessuna reale urgenza di approvare l’atto di indirizzo da parte del commissario e tutto quello che ne è conseguito; non sono stati presi in alcuna considerazione parametri fondamentali, quali ad esempio il prezzo dei loculi a carico dei Cittadini, che risulta diverso nelle citate proposte; non ci sono state approfondite valutazioni di carattere economico-finanziario, quali ad esempio le eventuali asseverazioni del piano economico-finanziario presentato dalle due società proponenti.”

“Oltretutto – precisano gli esponenti Cinque Stelle – è necessario segnalare che, rispetto alla denominazione di project financing, i progetti prevedono che le fonti di copertura dell’investimento saranno reperite per oltre il 75 per cento grazie all’incasso anticipato del prezzo di vendita dei loculi (ovvero la cosiddetta ‘vendita su carta’): pertanto tale sistema di finanziamento potrebbe essere utilizzato anche dal Comune di Isernia, senza necessariamente privatizzare un bene pubblico per svariati anni. Per tutti questi motivi – concludono dal Movimento 5 Stelle Isernia – si vuole offrire, ancora una volta, l’opportunità alla Giunta e al Consiglio Comunale di tornare sui propri passi, abbandonando l’idea di un progetto di finanza privata e percorrere la strada opposta (ovvero un progetto di finanza pubblica), che andrebbe unicamente a favore dei cittadini senza cedere ai privati l’ennesimo bene o servizio di questa città”.

 

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