Il vicepremier saluta con soddisfazione l’elezione a sindaco del candidato pentastellato e rinnova la promessa di tornare in Molise il 23 giugno prossimo. Da questa regione il Movimento riparte


CAMPOBASSO. È con la foto dal Molise, sul palco di Campobasso, che il vicepremier Luigi Di Maio saluta e formula i suoi auguri “a tutti gli italiani che stamattina si sono svegliati sindaci delle loro città”.

Ma in particolare rivolge i suoi pensieri e le sue parole a Roberto Gravina, neo primo cittadino del capoluogo di regione. E rinnova la promessa della sua presenza per i Misteri.
“Sono contento per il risultato ottenuto a Campobasso – scrive su facebook il Ministro del Lavoro – e faccio i complimenti al nuovo sindaco Roberto Gravina. Sono contento per lui, ma lo sono soprattutto per i campobassani perché la loro città ha bisogno di rinascere, come tante altre nel nostro Paese. Però, così come ho ribadito poco fa a Radio Cusano Campus, le città non sono dei trofei da esporre e invece stamattina ho visto che i partiti già si contavano i trofei. Il voto è espressione della nostra democrazia, non si festeggiano le vittorie, ma i risultati, le promesse che si riescono a mantenere. Anzi, una che ho fatto agli amici di Campobasso la voglio già onorare: ci vediamo domenica 23 giugno per la sfilata dei Misteri, sarà un onore”.

Il vicepremier pentastellato guarda poi al futuro, consapevole che la sola ‘conquista’ della prima cittadina del Molise sia sufficiente a risollevare le sorti del Movimento che alle ultime elezioni, nei risultati, ha mostrato di aver subito una battuta d’arresto.
“Attenzione però: – aggiunge Di Maio – il MoVimento 5 Stelle non può illudersi che con una vittoria singola sia tutto a posto. Serve un’organizzazione in modo tale che ci siano ruoli, responsabilità, progetti e in quest’ottica continuano i lavori. Nei prossimi mesi voglio mettere a punto l’organizzazione con persone che possano rispondere alle esigenze degli italiani.

Ma non ci fermiamo nemmeno per quel che riguarda le priorità di governo. È fondamentale – conclude – mettere al centro i cittadini italiani, partendo dai giovani. Serve subito il salario minimo ed è necessario abbassare le tasse. E poi proseguiamo con la lotta ai privilegi partendo dal taglio dello stipendio dei parlamentari. Andiamo avanti”.

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