SPAZIO ELETTORALE/Consigliera comunale uscente, candidata in tandem con Salvatore Colagiovanni nella lista dei Popolari per l’Italia, chiede di avviare un discorso di prospettiva anche nella gestione della Sea. E sollecita il recupero dei luoghi abbandonati della città


CAMPOBASSO. Più attenzione all’ambiente, con un potenziamento della raccolta differenziata e l’introduzione di cassonetti a scomparsa, per salvaguardare anche il decoro urbano.

E’ quello che chiede Carla Fasolino, consigliere comunale uscente e candidata con la lista dei Popolari per l’Italia, in tandem con Salvatore Colagiovanni e a sostegno dell’aspirante sindaco del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro.

Un’attenzione all’ambiente che passa anche dall’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature utili per la città, in luogo delle 30 assunzioni alla Sea a tempo determinato, “intervento tampone e non di prospettiva”, come lo definisce.

Così come un discorso di prospettiva, rimarca Fasolino, sarebbe quello di prevedere la riapertura di corso Vittorio Emanuele, ma solo in determinati momenti della giornata. Per consentire, quando necessario, il deflusso del traffico e garantire il carico e scarico per i commercianti. Il tutto salvaguardando il ‘passeggio’ per i cittadini. Isola pedonale, ha proposto, da aprire e chiudere non con le fioriere, ma con dissuasori, anche questi a scomparsa.

Nella sua campagna elettorale e nei suoi incontri con i cittadini Carla Fasolino ha toccato più volte il tema della sicurezza delle scuole. Vissuto da mamma, oltre che da amministratrice. Perché sua figlia, quando scoppiò la ‘grana’ via Leopardi, frequentava proprio quella scuola.

All’intervento di messa in sicurezza, puntualizza, non è stato accompagnato il rifacimento degli infissi, “che poteva essere fatto attingendo ai fondi del cosiddetto Conto termico”. Finanziamenti di cui hanno fatto richiesta tanti Comuni italiani, ma non Campobasso. Tanto che l’istituto scolastico, precisa ancora la candidata dei Popolari per l’Italia, ha oggi sì una riqualificazione sismica, “ma nulla è stato fatto per migliorarne anche la vivibilità”.

Tra gli interventi realizzati nel corso della legislatura e che Fasolino ritiene rilevanti c’è invece l’introduzione della Zona franca urbana. “Bella iniziativa, ma strutturata male – afferma tuttavia – perché non parametrata a criteri di reale bisogno o al numero dei dipendenti, ma in base al reddito, tanto che non mi sembra abbia generato i benefici attesi. Capisco che la norma era stata già definita a livello nazionale, ma i Comuni beneficiari avrebbero dovuto chiedere di apportare le dovute modifiche”.

Il recupero dei luoghi abbandonati, evidenzia ancora, è fondamentale anche per permettere ai giovani di trovare la localizzazione giusta per aprire nuove attività imprenditoriali, sociali e culturali. E questo, conclude Fasolino, per Campobasso è un problema, tanto più che nella Zona industriale, la maggior parte delle superfici immobiliari è di natura commerciale. Indispensabile, dunque, individuare nuove aree, da destinare anche all’insediamento delle start-up.

C.S.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale