Il primo cittadino uscente, candidato sindaco per lo schieramento di centrosinistra, prende spunto dalle dichiarazioni dei competitor e ‘racconta’ cosa ha fatto per Campobasso nel corso della consiliatura che sta per terminare


CAMPOBASSO. Si accende lo scontro elettorale e alle ‘sollecitazioni’ dei competitor, il sindaco uscente Antonio Battista risponde con i fatti non prima di aver sottolineato “l’approssimazione dei concetti di chi vorrebbe governare la nostra città”.

Ripercorre i cinque anni di governo cittadino il candidato dello schieramento del centrosinistra, riportando all’attenzione della comunità che ha amministrato tutti i risultati incassati “per il bene comune”.

“Sul tema della viabilità – attacca subito Battista – c’è stato il completamento dell’appalto della tangenziale cittadina, i lavori al sovrappasso del terminal, la realizzazione della casa dello studente e l’individuazione del promotore finanziario project financing per il terminal bus oltre alla necessaria manutenzione”.

Ma è sul discorso ‘scuole sicure’ che l’amministrazione di centrosinistra ha messo in campo un’azione straordinaria.

“Via Crispi, via Berlinguer e via S. Antonio dei Lazzari. E poi la gara concorso idee nuove scuole di via Crispi, del quartiere CEP e la rifunzionalizzazione della scuola Petrone. La nuova scuola di Mascione, il trasferimento della Montini, l’adeguamento sismico della scuola D’Ovidio e della Don Milani ; la progettazione della scuola di via Iezza, l’adeguamento antincendio di varie strutture scolastiche e il nuovo Istituto Galanti che sorgerà al posto del vecchio Liceo Scientifico”.

E poi l’avvio della raccolta differenziata, che pone in primo piano l’attenzione alle tematiche ambientali alle quali nessuna amministrazione aveva dato la necessaria accelerazione. La riqualificazione dei parchi di via Carducci e Vazzieri, la riqualificazione dei depuratori, il potenziamento della rete idrica e fognaria anche nelle contrade cittadine, l’installazione di colonnine di rifornimento elettrico con politiche per i parcheggi green.

“Altro pilastro del nostro lavoro è stato il sociale con l’affidamento dei lavori e gestione della residenza sanitaria assistita Pistilli, gli alloggi protetti per anziani, l’attivazione del centro antiviolenza ed ascolto disagio, la realizzazione progetti di inclusione sociale e di supporto alle fasce deboli” continua ancora il primo cittadino che dedica, e non poteva essere diversamente, un focus privilegiato alle tradizioni e al patrimonio storico della ‘sua’ Campobasso.

E’ ancora vivo il ricordo della straordinaria sfilata dei Misteri che ha riscaldato la città nello scorso mese di dicembre. La valorizzazione del patrimonio più sentito di Campobasso e del Molise intero, con il riconoscimento del Ministero per i Beni Culturali, e la candidatura della sfilata degli Ingegni al patrimonio Unesco. E poi la realizzazione dell’opera omnia del Gasdia, pietra miliare della storia cittadina che racconta 25 secoli di Campobasso. La riqualificazione della Casa della Scuola di via Roma, un edificio imponente e ricco di storia che ha visto avvicendarsi generazioni di campobassani, diventato galleria e museo di arte moderna. E il castello Monforte, simbolo della città, che sarà ristrutturato e riqualificato grazie ad un protocollo stipulato con la Soprintendenza.

“La grande passione che ci guida – spiega Antonio Battista – nel dare sempre più lustro al nostro capoluogo di regione ci farà insistere sul tema ambiente attraverso la realizzazione di una ‘linea verde cittadina’. L’inclusione sociale continuerà sviluppando il concetto di ‘città delle persone’. L’identità territoriale sarà rafforzata promuovendo le potenzialità culturali e turistiche della ‘Città dei Misteri’. Avremo più Europa, consolidando e sviluppando i programmi di partenariato internazionale”.  

E domani, nel corso della presentazione della lista ‘La Sinistra per Campobasso’ saranno resi noti anche i dati sulla ‘sicurezza’ cittadina, oggetto di continue sollecitazioni da parte del competitor del centrodestra.

“Alla politica dell’odio, priva di prospettiva, noi preferiamo quella del lavoro per costruire il nostro futuro. Perché la continuità sarà il futuro della nostra meravigliosa città” conclude il primo cittadino.

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