Dalla fine di marzo sarà possibile richiedere il Reddito di cittadinanza presso le Poste Italiane sia in modo diretto che in via telematica, oppure presso i Centri di assistenza fiscale (CAF) e i patronati. Si punta a creare un sistema in cui le offerte di lavoro viaggiano esclusivamente sul canale digitale, “ma in Molise – così il senatore sul digital divide – c’è ancora una significativa fascia di popolazione che non ha la possibilità di connettersi. Per questo CAF e navigator saranno d’ausilio per le persone e così intendiamo fare anche noi, assicurando la nostra presenza sul territorio per spiegare ai cittadini tutto ciò che c’è da sapere”.

I furbetti sono avvisati: per chi fornisca dati falsi su redditi e patrimoni a fini ISEE o dichiarazioni fiscali per usufruire irregolarmente del Reddito, le sanzioni saranno pesantissime: si va dalla reclusione da due a sei anni, fino alla decadenza dal beneficio e al recupero di quanto indebitamente intascato. Al contrario, le imprese che assumeranno i percettori del Reddito nei primi 18 mesi di fruizione dello stesso, potranno sommare alla decontribuzione al 100% per i contratti stabili ad under 35 o disoccupati da più di 6 mesi al Sud, anche un ulteriore esonero contributivo.

In chiusura dell’incontro con i giornalisti, Ortis ha ricordato il suo impegno da parlamentare a difesa dei presìdi sul territorio regionale. “La questura, l’Ufficio Dogane e il CME (Comando Militare Esercito) del Molise, tutti con sede a Campobasso, fino al numero dei parlamentari, che rischiava di essere ulteriormente ridotto, dalla prossima legislatura, rispetto alla già esigua rappresentanza che ha il Molise – ha concluso – La mia attenzione è e resta massima per garantire che non diminuisca il potere rappresentativo del Molise nelle sue varie articolazioni istituzionali”.

 

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