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Sanità, mai più liste d’attesa. Il monito del ministro Grillo al Molise: due mesi di tempo per adottare il piano regionale

I portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale ‘punzecchiano’ il governatore Toma. E da mercoledì prossimo parte l’interlocuzione per la stesura del Patto per la Salute 2019-2021

CAMPOBASSO. Piano Liste d’attesa, è fatta. Il provvedimento è stato approvato oggi e il Movimento 5 Stelle non può che commentare positivamente il “fondamentale percorso di avvicinamento della sanità pubblica verso i cittadini che si aspettava da anni”.

Il Piano avrà logiche ripercussioni anche sul Molise e per questo i portavoce in Consiglio regionale passano all’attacco.

“La Regione Molise, ora, deve rendere operativo, senza alcun ritardo, il nuovo Piano regionale per la gestione delle liste d’attesa, anche perché sappiamo bene quanto il tema sia sentito da parte dei molisani. Chiediamo quindi al Presidente Donato Toma – scrivono i portavoce del Movimento – di attuare ogni iniziativa e qualsiasi intervento per rendere efficace il piano nazionale, il prima possibile, cioè non sforare in alcun modo i tempi previsti di 60 giorni di tempo per elaborare il rispettivo Piano regionale sul quale vigilerà la struttura commissariale. Oltre al Molise, questa richiesta viene presentata oggi in ogni regione italiana da parte di tutti i portavoce del MoVimento 5 Stelle, in modo coordinato e unitario”.

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha già dato mandato agli uffici del Ministero per attivare al più presto l’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa che avrà un ruolo determinante. Infatti, oltre ad affiancare Regioni e Province Autonome nell’implementazione del Piano, dovrà monitorare l’andamento degli interventi previsti dal presente atto, rilevare le criticità e fornire indicazioni per uniformare comportamenti, superare le disuguaglianze e rispondere in modo puntuale ai bisogni dei cittadini.

“Sono molti gli aspetti da sottolineare in questo nuovo piano – rimarcano ancora i pentastellati -: ad esempio quello legato alle prestazioni successive al primo accesso che dovranno essere prescritte dal professionista che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al medico di Medicina Generale per la prescrizione. Spazio anche alla totale trasparenza in quanto è prevista la totale visibilità delle agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonché quelle dell’attività istituzionale e della libera professione intramuraria, da parte dei sistemi informativi aziendali e regionali”.

Il piano mancava da 10 anni e non è stato mai monitorato e applicato. Questo ha compromesso l’intero sistema delle prestazioni e, nel tempo, ha consolidato le storture che sono sotto gli occhi di tutti. Finalmente adesso avremo regole più semplici e tempi certi per le prestazioni che riportano il diritto alla Salute e quindi il cittadino al centro del sistema.

“Ora – ha detto il ministro Giulia Grillo – spetta alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano adottare il proprio piano entro 60 giorni. Piani nei quali dovranno essere chiaramente garantiti e riportati i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e in regime di ricovero prevedendo, ad esempio, l’utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagini per almeno l’80% della loro capacità produttiva. Sono certa che tutti insieme potremo mettere a disposizione dei cittadini, a prescindere dalla loro residenza, la sanità che si meritano. In proposito mi preme sottolineare che questo Governo, già nella legge di bilancio da poco approvata, ha messo a disposizione delle Regioni importanti risorse per potenziare i servizi di prenotazione implementando i Cup digitali e tutte le misure per rendere più efficiente il sistema. Sono fiduciosa – ha terminato il ministro Grillo – che ci sarà una grande collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti nel nuovo piano già a partire dalla prossima settimana. Mercoledì prossimo, infatti, ripartiranno i lavori con le Regioni relativi alla stesura del prossimo Patto della Salute per gli anni 2019-2021”.

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redazione

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