Il tracciato, da Termoli a Venafro, un intervento concreto per superare l’isolamento della Regione. Nel confronto, in programma  il 19 dicembre, saranno chiesti anche fondi per il miglioramento della Trignina e dei viadotti e per la sistemazione della Fondovalle del Tappino


CAMPOBASSO. Una strada a quattro corsie, per collegare tutto il Molise, da Termoli a Venafro, secondo l’antico progetto dell’autostrada, ora sospeso. Un’idea che passa attraverso il raddoppio della statale 647 ‘Bifernina’, che la Regione Molise illustrerà al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, nell’incontro in programma per il 19 dicembre.

A incontrare il rappresentante del Governo Conte il governatore del Molise Donato Toma e l’assessore regionale ai Lavori pubblici e alla viabilità Vincenzo Niro, che sta preparando una relazione da consegnare al ministro.

Ad anticiparlo il presidente Toma, a margine della conferenza stampa convocata per illustrare il Reddito di residenza attiva. “Le infrastrutture – ha detto Toma – rappresentano la vera soluzione per uscire dall’isolamento e puntare ad un serio sviluppo economico”.

Il progetto della strada a quattro corsie prevede il raddoppio della Bifernina e l’aggiramento del viadotto del Liscione. “C’è un vecchio progetto che vogliamo riprendere – ha poi precisato Toma – Un investimento importante, che dovrebbe essere sostenuto dall’Anas. Ma siamo fiduciosi”.

Ma non sarà solo questa la richiesta della Regione a Toninelli. “Presenteremo richieste che possono essere realizzate e non progetti faraonici“, ha chiarito ancora il governatore”. Quindi il miglioramento della ‘Trignina’ e dei suoi viadotti e la sistemazione della frana sulla Fondovalle del Tappino, la strada che collega Campobasso a Foggia.

“Quando i padri fondatori della Regione dissero no al traforo del Matese – ha chiarito ancora il presidente – lo fecero per evitare soprattutto l’arrivo in Molise della criminalità organizzata. Ma noi abbiamo la necessità di avere collegamenti rapidi con Roma, Napoli e con la Puglia. Non possiamo dire “non passa lo straniero” e poi non passa l’economia. Che per crescere ha bisogno di strade efficienti”.

C.S.

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