Chiara Rossi ha partecipato gratis come gli altri figuranti. Ma la Regione aveva previsto 5mila euro iva inclusa nel progetto esecutivo che dettaglia tutte le iniziative a tema turismo e cultura: soldi che non ha più speso per la giovane romana di origini molisane


CAMPOBASSO. Neppure un euro, ma gratis come tutti gli altri figuranti. Chiara Rossi, la giovane ragazza romana di origini molisane che ha interpretato la ‘Tunzella’ dei Misteri in occasione dell’edizione speciale del 2 dicembre scorso, per i 300 anni della nascita di Paolo Saverio Di Zinno, non ha percepito alcun compenso per la sfilata.
È lei stessa a far chiarezza, spiegando che per sfilare ai Misteri non solo non ha preso alcun corrispettivo, ma ha dovuto rinunciare a tre giornate lavorative presso un’azienda romana con cui collabora, anticipando di tasca propria le spese di trasferimento.

Insomma, il cachet di 5mila euro iva inclusa previsto nel progetto esecutivo ‘Turismo è cultura’, Azione 2 Delibera di Giunta regionale n. 363/2018, Eventi Cult e promozione’ della Regione Molise – che elenca nel dettaglio tutta una serie di manifestazioni a tema con relativi importi – era appunto solo sulla carta. Per i 300 anni del Di Zinno erano appostati 80mila euro (tra cui i 5 mila per la donzella), ma evidentemente la Regione si è tenuta ‘larga’ qualora la ragazza scelta fosse dovuta arrivare in Molise dall’estero. Di qui il mancato compenso per Chiara Rossi, giunta soltanto da Roma.

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