Il Cesena arriva a Isernia ed è già febbre da anticipo

La squadra romagnola sarà in città nel pomeriggio senza il bomber Ricciardo, fermo per 15 giorni. I biancocelesti, consapevoli dell’importanza della gara, sono determinati a dare filo da torcere ai bianconeri. Silva: “Sono forti, ma in questo girone ci siamo anche noi”. Il vicepresidente Biscotti invita tutta la popolazione al Lancellotta.

di Valentina Ciarlante

ISERNIA. A Isernia è già febbre da Cesena. La squadra romagnola, dopo la rifinitura mattutina, alle 13,30 è partita per il capoluogo pentro dove domani, alle 14,30 allo stadio Lancellotta, disputerà la storica partita con la squadra di casa.
Il team di mister Angelini sarà privo del bomber Gianni Ricciardo, otto gol in campionato finora per lui. L’infortunio subito contro la Recanatese gli ha causato una micro infrazione al collo del perone della gamba sinistra e dovrà stare fermo almeno per 15 giorni.
L’allenatore lo sostituirà con il classe ’99 Ettore Casadei, mentre c’è il dubbio sul difensore Biondini che in settimana si è dovuto sottoporre a delle sedute di fisioterapia, così come i compagni Zamagni e Zammarchi. Acciaccato anche Cola: solamente corsa per lui negli ultimi giorni.
Al di là di un paio di variazioni, mister Beppe Angelini dovrebbe schierare la formazione battuta domenica scorsa, tra le mura amiche, dalla Recanatese. E l’obiettivo del Cesena è naturalmente tornare alla vittoria, magari sperando in un passo falso della capolista Matelica, impegnata domenica in trasferta a Monte San Giusto, contro la quarta della classe.
Anche l’Isernia Fc questa mattina ha svolto la rifinitura e mister Massimo Silva ha annunciato che ci sarà qualche cambiamento nell’11 titolare che è stato sconfitto dal Pineto. Rientrerà il difensore Antonio Barretta, tuttavia resta da decidere chi affiancherà Giacomo Romano in attacco, cioè se Marco Di Matteo e il capitano Armando Iaboni.
E domani un pezzo di cuore di Massimo Silva sarà idealmente ad Ascoli, dove allo stadio Del Duca verrà celebrata la festa per i 120 anni della società di cui è stato grande protagonista da giocatore prima e da allenatore poi.
Scenderanno in campo l’ex centrocampista Adelio Moro, l’ex attaccante Bruno Giordano e l’ex portiere Fabrizio Lorieri. E insieme a loro potrebbe esserci anche Carletto Mazzone.

“Sì, avrei dovuto essere l’ospite d’onore – ha detto a IsNews -, ma la mia testa è rivolta ad altri bianconeri: quelli cesenati”.

E allo stadio Lancellotta l’allenatore di casa cercherà di far valere il bilancio personale che lo lega al Cesena: da giocatore dell’Ascoli ha prevalso ben quattro volte sul team romagnolo.

“Sarà una partita di cartello e siamo carichi – ha proseguito -. I calciatori stanno abbastanza bene. Certo, sarà un match difficile, ma spero sempre nella loro capacità di avere determinazione e voglia di vincere. Queste caratteristiche non ci mancano. Pensiamo a una partita alla volta, ma anche quelle dopo il Cesena saranno dure e in teoria sono quelle che ci interessano di più (mercoledì 14 novembre in trasferta col Montegiorgio e domenica 18 in casa con il Castelfidardo). Per ora pensiamo a domani, ma il gruppo deve essere forte per affrontare tutta la settimana che sarà molto impegnativa. I romagnoli hanno dei grandi giocatori, soprattutto davanti, d’altronde il nostro girone è bello per questo e ci siamo anche noi, quindi speriamo di essere più che all’altezza. Voliamo basso, ma daremo filo da torcere ai nostri avversari”.

L’INVITO DI BISCOTTI. “Stiamo vivendo un’occasione unica – ha dichiarato – e mi auguro che la città risponda. Siamo carichi a livello psicologico anche se arriviamo da una sconfitta, ma c’è grande voglia di fare bene. Nel nostro piccolo stiamo cercando di organizzarci al meglio e, considerato che arriveranno 500 tifosi ospiti, daremo un contributo sotto il profilo turistico promuovendo il territorio e i prodotti tipici. Chiedo alla gente grande partecipazione e che ci si accontenti di ciò che riusciremo a fare, tenendo presente che abbiamo di fronte una squadra importante. Mi auguro che ci sia solo gioia. Ce la giocheremo fino alla fine: la palla è rotonda e vedremo quello che succederà”

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