Lo ha detto la coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione, invitando la Lega a supportare la richiesta. A sostegno del governatore anche il gruppo regionale


CAMPOBASSO. Sanità, sulla nomina del commissario ad acta e sulla possibile incompatibilità tra questa carica e quella di governatore i consiglieri regionali di Forza Italia si schierano a difesa di Donato Toma.

“I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – la replica di Fi ai pentastellati – non vogliono il bene dei molisani, ma preferiscono solo beghe politiche, che mettono a rischio anche il futuro della sanità locale. La loro posizione sul tema del commissario ad acta punta solo ad attaccare il presidente, non a tutelare gli interessi della popolazione, che merita un sistema vicino al territorio e non imposto dall’alto. Il governatore – hanno aggiunto i consiglieri di Fi – sta lavorando benissimo e ogni giorno si impegna per affrontare e risolvere i problemi in ogni settore e questo erode consenso al M5s. L’unico obiettivo di Toma è quello di dedicarsi ai molisani e di sostenere le legittime richieste per un riordino sanitario, che rispetti la loro dignità oltre ogni polemica”.

Ancora più categorica la posizione della coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione, che ha definito “opportuna” la presa di posizione dei consiglieri regionali del suo partito.

“Il rancore – ha affermato Tartaglione – costa carissimo ai molisani. Da sei mesi la nostra sanità è senza una governance per le ripicche grilline, con un danno incalcolabile per l’intera collettività. L’impressione è che la sconfitta alle elezioni non sia stata ancora del tutto metabolizzata e che si voglia sacrificare il sacrosanto diritto alla salute sull’altare della rincorsa al potere e alla poltrona”.

“Per Forza Italia – ha rimarcato ancora – il bene comune viene prima delle vendette e dei personalismi. Torniamo quindi a chiedere a gran voce la nomina del presidente Toma a commissario ad acta alla sanità e chiediamo ai nostri alleati di coalizione della Lega, attualmente al Governo a Roma con i Cinque stelle, di intercedere con decisione in tal senso e di tutelare fino in fondo gli interessi del nostro territorio”.

“E’ questa – conclude Tartaglione – la cosa più giusta e logica da fare, anche se i cosiddetti fautori del ‘cambiamento’ preferirebbero un esterno, non eletto da nessuno e che andrebbe anche a gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Una scelta miope, che comporterebbe conseguenze non solo in termini di principio e di rappresentanza, ma anche di funzionamento dell’intero sistema regionale. Perché la nostra sanità oggi necessita di visioni e strategie di ampio respiro e non di tecnici e calcolatrici”.

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