Nomi che devono ‘rappresentare’ un percorso fatto di competenza, di merito. Non importa se abbiano votato i Cinque Stelle o se siano vicini alle posizione politiche da loro espresse. Questo il metodo nuovo per partecipare alla designazione dei Consigli di Amministrazione degli enti rinnovati nella notte. E sarà lo stesso metodo che ispirerà la prossima designazione, quella per il CdA di Molise Acque.

Il Consiglio regionale affronterà questo argomento il prossimo 15 ottobre e il Movimento individuerà in questi giorni la professionalità giusta, “di certo un ingegnere idraulico, con le competenze necessarie” spiegano ancora.

La conferenza stampa, mandata in diretta social come sempre, è però partita dall’argomento consueto, che preme molto le corde del Movimento: sono stati restituiti, in soli due mesi e mezzo, 46mila euro. E così continueranno a fare, per l’intera legislatura, i sei portavoce che hanno spiegato nel dettaglio la ‘composizione’ della busta paga di un consigliere regionale.

Seimila euro lordi lo ‘stipendio’, ai quali devono aggiungersi “4.500 euro di rimborsi per l’indennità di funzione che non sono tassati e non devono essere rendicontati”, spiega Angelo Primiani. “Noi utilizziamo solo quello che serve per fare attività politica e siamo presenti sempre, sia in regione e che fuori. Credo che, fatti due calcoli, mille euro siano più che sufficienti. Il resto lo restituiamo e quando la somma raggiunta sarà cospicua decideremo assieme ai cittadini, utilizzando i nostri canali come la piattaforma Rousseau, come impiegarli: attività di carattere sociale, culturale, anche piccole infrastrutture”.

Il portavoce Valerio Fontana ricorda anche che “allo stipendio si aggiunge un’ulteriore voce: l’indennità di carica che è versata a chi ricopre un ruolo diverso da quello del consigliere ‘semplice’. Quindi al capogruppo, al presidente di Commissione, al segretario o al vicepresidente del Consiglio regionale”. Il gesto però deve diventare concreto e per questo “non ci limitiamo a tagliare gli stipendi, a restituire ogni mese quanto non necessario a svolgere al meglio il proprio mandato: riproporremo in Finanziaria lo stesso emendamento, ogni volta. Queste indennità devono essere rivisitate perché l’esercizio del mandato, e la somma corrispondente, deve avere una stretta correlazione con la grandezza del territorio, non può essere uguale in Molise come in Lombardia”, dice Fabio De Chirico.

E si annuncia battaglia anche sulla proposta di legge sui costi della politica, i vitalizi e il sistema contributivo. Intanto da oggi i portavoce saranno in giro per il Molise: si parte con Guardialfiera, poi Bojano e Agnone. Per sentire la gente e toccare con mano piccoli e grandi problemi.

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