Questa mattina la cerimonia di commemorazione. Il sindaco d’Apollonio: “Un evento catastrofico che ha segnato profondamente la nostra storia”


ISERNIA. E’ stata una delle pagine più buie della storia di Isernia. Da quel giorno sono trascorsi esattamente 75 anni e il tempo che passa non può e non deve cancellare quel tragico evento dalla memoria collettiva.

prefetto x settembreE per questo anche oggi la comunità pentra ha ricordato i bombardamenti e le vittime del X settembre 1943. Alle 10:23 in punto, i rintocchi delle campane della Cattedrale hanno rievocato l’ora in cui caddero le prime bombe sulla città. Le celebrazioni sono proseguite con la Santa Messa in Cattedrale a cui hanno partecipato numerosi cittadini, insieme alle massime autorità civili, militari e religioso.

Poi la deposizione delle corone d’alloro ai piedi del monumento alle vittime del X Settembre (nella omonima piazza) da parte del prefetto Fernando Guida e del sindaco Giacomo d’Apollonio, che ha tenuto un breve discorso commemorativo. Subito dopo, il corteo ha raggiunto il Museo Civico, in piazza Celestino V, per deporre un cuscino di ori davanti al Sacrario.

L’INTERVENTO DEL SINDACO. “Furono momenti estremamente tragici – ha sottolineato d’Apollonio -. Negli anni passati mi è capitato più volte di ascoltare testimonianze dirette di persone che hanno vissuto quei momenti di grande terrore. Raccontavano che al bombardamento seguì un momento di silenzio assurdo e irreale. E poi la polvere, una nube di fumo enorme che si sprigionava dai calcinacci dei palazzi crollati. Le vittime furono tante, con famiglie che persero anche tre o quattro cari. Ancora oggi – ha poi aggiunto – la nostra città porta i segni del bombardamento: molte piazze si sono create a seguito dell’abbattimento del palazzo. Dobbiamo ricordare ogni anno questo momento, perché rappresenta per noi una lezione di vita.