Il sindacato interviene sul caso del noto dirigente medico dell’ospedale di Isernia, nei cui confronti l’Asrem ha avviato una contestazione. Pronti a difendere “i diritti costituzionalmente garantiti in ogni sede”


ISERNIA. Fa discutere l’avvio di un procedimento disciplinare da parte dell’Asrem nei confronti del noto dirigente medico dell’ospedale Veneziale di Isernia Lucio Pastore, a causa delle contestazioni pubbliche nei confronti del sistema sanitario locale.
Ad intervenire sul caso, tra gli altri, la Cgil Molise e la Fp Cgil, che nel giudicare “inappropriato tale provvedimento”, pongono l’accento sui diritti di parola e di pensiero che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini.

“Non è concepibile in un Paese come il nostro, – si legge in una nota stampa – che in presenza di espressioni concettuali o di pensiero legittimamente rese da singoli cittadini o da rappresentanti di organizzazioni, comitati e movimenti, si mettano in piedi azioni con evidenti fini ammonitori. Si possono condividere o meno le dichiarazioni rese e, se non condivise, si ha tutto il diritto di replicare o eventualmente procedere in altre sedi, qualora si reputino le affermazioni offensive, ma censurare il diritto di parola è tutt’altra cosa.

Si può essere concordi o meno sul tema della tutela universalistica del diritto della salute e che come tale esso debba essere garantito dal servizio sanitario pubblico, – ancora i sindacati – così come si può condividere o meno sulla necessità di modificare il piano sanitario regionale in essere, si può dissentire o meno sull’evidente taglio costante delle risorse operato a danno del pubblico e che hanno impoverito la capacità di efficienza sanitaria sul territorio, penalizzando oltremodo i piccoli centri delle aree interne, si può condividere o meno la necessità di intervenire in merito al rapporto tra pubblico e privato, ma quello su cui non si può dibattere è il diritto di espressione e di pensiero costituzionalmente previsto di ogni individuo nel rispetto delle regole democratiche.
Per queste ragioni, – conclude la nota – la FP CGIL Molise e la CGIL regionale Molise si adopereranno in tal senso in ogni sede, oggi come ieri, in difesa dei diritti di cittadinanza e contro ogni forma di sopruso”.

 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale https://www.facebook.com/groups/522762711406350/