Si parte con la costituzione di un Intergruppo a Palazzo San Giorgio, promosso dai consiglieri Francesco Pilone, Marialaura Cancellario, Alberto Tramontano, Carla Fasolino e Enrico Perretta. Il nome del candidato governatore, hanno chiarito i fondatori, dovrà uscire dal tavolo del centrodestra, con gradimento per la figura di Enzo Di Giacomo


CAMPOBASSO. Si chiama ‘Laboratorio civico’, ed è il nuovo contenitore di movimenti civici, che correrà alle Elezioni regionali del 22 aprile, per poi puntare alle Comunali del 2019.

La collocazione è nell’area del centrodestra, ma i temi e i metodi sono quelli delle aggregazioni civiche. Si parte con la costituzione di un ‘Intergruppo’ al Comune di Campobasso, che racchiude le quattro sigle di Democrazia popolare, Polo civico, Città amica e Campobasso Nuova, che nel 2014 avevano sostenuto la candidatura a sindaco del capoluogo di Michele Scasserra.

Iniziativa presentata in una conferenza stampa a Campobasso dei consiglieri Francesco Pilone, Marialaura Cancellario, Alberto Tramontano e Carla Fasolino. Ha aderito, ma non era presente all’incontro, anche Enrico Perretta.

“Partiamo da un Laboratorio civico, per avviare un esperimento come si fa in una farmacia, dove si testa un prodotto per poi proporlo – ha chiarito Francesco Pilone – Noi faremo un test alle prossime Regionali, per prepararci alle Comunali del prossimo anno. Puntiamo a mettere insieme un contenitore civico, aperto alla partecipazione di altri amministratori interessati a questo progetto”.

 Il messaggio che si vuole lanciare è diretto, no alla demagogia e al populismo. Quanto alle priorità si parte dall’edilizia scolastica. “Una battaglia che a Campobasso ci ha visti in prima linea – ha aggiunto Pilone – servono scuole nuove, non sedi in affitto che rappresentano solo soluzioni di emergenza. Senza perdere tempo, per non perdere i 17 milioni di fondi che il Comune ha a disposizione, gli 11 milioni del Cipe, dalla rimodulazione dei finanziamenti in origine destinati alla galleria, più i 6 milioni di compartecipazione comunale”. Gli altri temi sono quelli della sanità, delle infrastrutture, ma anche del turismo e della cultura. Senza dimenticare la sicurezza. 

E per le Regionali? “Il nome del candidato governatore – chiarisce ancora Pilone – verrà fuori dal tavolo della coalizione, del quale oltre che i partiti tradizionali dovranno far parte anche i movimenti civici. Ben venga il nome del giudice Enzo Di Giacomo, nome che a noi è gradito e che è tra le figure più autorevoli del panorama molisano, se su questa indicazione sarà trovata la convergenza nello schieramento”.

C.S.

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