Per decidere candidature e assetti. I moderati, che hanno disertato le prime uscite ufficiali della coalizione, chiedono di prendere una decisione prima del 5 marzo. In pole position per l’investitura ad aspirante governatore sempre il presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo


CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, i ‘cespugli’ del centrodestra non demordono. E rilanciano l’appello a non aspettare le Politiche, di conseguenza il 5 marzo, per mettersi a tavolino e decidere assetti e nomi. In parole povere il perimetro dell’alleanza e il candidato governatore del centrodestra.

Un appello lanciato prima in maniera ‘silenziosa’, ma non per questo meno evidente: con l’assenza alle prime convention della coalizione. Poi rilanciato in maniera diretta. Con un invito a prendere in considerazione le richieste di tutti. Parlando, innanzitutto.

L’ultima presa di posizione quella dal leader dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. Che si è rivolto direttamente alla coordinatrice di Forza Italia Annaelsa Tartaglione, invitandola a convocare entro fine settimana il tavolo del centrodestra. Visto che, ha detto in sostanza Niro, arrivare al 5 marzo per aprire la trattativa è impensabile. Che è poi la stessa posizione espressa nei giorni scorsi dal coordinatore di Idea Maurizio Tiberio. Per evitare il ‘tutti liberi’. In sostanza una disgregazione dello schieramento prima dell’appuntamento elettorale del 22 aprile.

Una richiesta che la coordinatrice ‘azzurra’ non lascia cadere nel vuoto, pur rilanciando il suo messaggio “all’unità della coalizione”. Un ritornello. Per chi è riuscita nella ‘mission impossible’ di rimettere insieme Iorio e Patriciello. Ora di nuovo alleati.

“Domani e dopodomani sarò in Puglia, per impegni sul collegio di Foggia, dove sono candidata – ha spiegato Tartaglione – Nei prossimi giorni però chiamerò un po’ tutti, per valutare la possibilità di convocare il tavolo già questo fine settimana. Cercheremo di mettere insieme le esigenze di tutti”.

E anche i mal di pancia, è questo il senso. Quanto all’ipotesi di investitura del candidato governatore dopo il 5 marzo la coordinatrice di Forza Italia cerca di smorzare i toni. “Il mio auspicio è di non arrivare a quella data – rimarca ancora – ma la cosa fondamentale è lavorare per l’unità della coalizione”.

Per il ‘totocandidature’, intanto, il nome del presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo, lanciato tempo fa proprio dai centristi e movimenti civici e centristi, resta saldamente in pole position. Ancor più dopo la candidatura alle Politiche del presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa, il suo principale competitor.

Di investitura, però al momento non si parla. E l’ipotesi di un rinvio a dopo il 5 marzo sembra concreta. Tanto più che secondo qualche esponente del centrodestra, Nicola Cavaliere in testa, c’è il rischio di un ulteriore slittamento delle Regionali. A maggio, insieme alle amministrative. “Mi aspetto sorprese – ha detto l’esponente azzurro – visto che dopo la comunicazione di Frattura, il Ministero dell’Interno non ha fatto sapere nulla. Non escludo un rinvio”.

C.S.

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